Tassotti:"Cosa è successo da quel pomeriggio di Pescara-Samb?"
San Benedetto del Tronto | Il consigliere comunale sambenedettese con delega allo Sport fa un'analisi dettagliata di tutte le delicate vicende che sta vivendo la Samb in queste ore.
"Sembra che il tempo si sia fermato a quell'infausto pomeriggio di Pescara-Samb di qualche mese fa. Da quel momento sembra essersi dissolto in un batter d'occhio tutto ciò che di stupendo la famiglia Gaucci aveva miracolosamente, ma anche con competenza, costruito inizia così la nota stampa del consigliere comunale sambenedettese con delega allo Sport, Pierluigi Tassotti - Ma cosa è successo da quel giorno in poi? Quali sono state le cause e le motivazioni di questo incivile e stucchevole comportamento? Cosa si pretendeva o cosa si pretende tuttora dall'attuale amministrazione? Quali sono, e se ce ne sono state, le promesse fatte e non mantenute? E da chi? Perché usare in modo strumentale uno sparuto gruppo di tifosi e in special modo un loro pseudo-capo, che tutto pare meno che un sostenitore di questa squadra, piuttosto dà l'impressione di chi, giustamente o non, difenda il suo posto di lavoro !?
Ci sono mille domande e pochissime risposte, mille incomprensioni e scarsissime certezze, ma di una cosa sono sicuro: il tempo sarà sovrano, dirimerà tutti questi dubbi ed interrogativi, aprirà le menti e consentirà a chi ne avrà interesse e voglia di capire che, da quell'infausto giorno, c'è sempre stato qualcuno che ha continuato a lavorare per gli interessi e le sorti della nostra beneamata Samb. Non sarà il tempo di ringraziamenti, ma ci sarà da rimboccarsi le maniche e farsi un attento e scrupoloso esame di coscienza per non incorrere più in queste spiacevoli e strumentali diatribe, per ricominciare in modo che ci sia sempre, nel rispetto dei ruoli, la massima franchezza ed onestà e per capire che essere tifosi della Samb non significa stare sulla busta paga di qualche presidente continua Pierluigi Tassotti - Massima stima e grande rispetto per coloro che, e ne sono un'infinità, domenicalmente in casa e soprattutto in trasferta, sostengono i nostri beniamini, ma dura condanna a chi ha fatto della sua fede per i colori rossoblù, un lavoro ben retribuito e molta, molta politica quella politica che avrebbe voluto e dovuto fare, se lo scarso consenso popolare ottenuto glielo avesse permesso, in luoghi certamente più consoni ed adatti.
Un ultimo inciso per il signor Molinari, per il quale non spenderei neanche due parole, perché credo che questo signore sia stato un forte elemento di destabilizzazione, foriero di molte incomprensioni e il quale modo di agire spesso strumentale, ha contribuito ad acuire situazioni e vicissitudini che potevano essere gestite in modo più razionale ed intelligente. E' giusto e legittimo che lui faccia gli interessi del suo proprietario, ma è ancora più lecito che lo faccia nei modi e nelle maniere più consone e nel rispetto del lavoro di tutti.
Domenica pomeriggio (18/01/2004) si è consumata un'altra pagina amara della nostra storia, abbiamo fatto l'ennesima figuraccia di fronte a tutta l'Italia sportiva e non mi sembra che questo sia il modo giusto di voler bene ad una città, né tantomeno di tutelare il proprio posto di lavoro e quello di molte altre categorie che, come o forse più di lui, vivono del proprio mestiere conclude il consigliere comunale sambenedettese - Usciamo un po' tutti perdenti da questa partita, ma se ci servirà per fare un po' di chiarezza, ben venga. Guardiamoci dentro e capiremo che tutti, chi più chi meno, chi in un modo chi in un altro, vuole il bene della Samb perché passeranno gli uomini, passeranno i presidenti, passeranno gli atleti, passeranno i tifosi, ma la fede rossoblù rimarrà ad illuminare una storia che c'è stata ed un futuro che ci sarà
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21/01/2004
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