Martinelli sulla nomina alla Asl: "colpa dei DS, gravissima sconfitta dell'assessore Agostini"
San Benedetto del Tronto | Convocati per martedì 7 gennaio alle 10,30 la Conferenza dei Sindaci e il Comitato dei Sindaci dell'Ambito Sociale 21. I quattordici sindaci della Asl 12 minacciano di riconsegnare la fascia tricolore al Prefetto.
di Giovanni Desideri
"In materia di sanità le decisioni piovono dall'alto, tanto vale sciogliere le Conferenze dei Sindaci". Venerdì 2 gennaio: il sindaco di San Benedetto Martinelli taglia corto dopo la vicenda del cambio al vertice della Asl 12 (il 31 dicembre la Giunta regionale ha nominato il dott. Maurizio Belligoni al posto del commissario straordinario uscente, il dott. Mauro Marabini).
E a Martinelli fa eco il suo vice, Pasqualino Piunti: "davanti al neo direttore generale della Asur, il dott. Aprile, la Conferenza dei Sindaci si era espressa per la riconferma di Marabini. Anche se quel parere non era vincolante ci sentiamo presi in giro. Comunque, più seriamente di Gaspari, che grida alle dimissioni di D'Ambrosio, non vogliamo fare del sensazionalismo o delle sparate a casaccio. Al contrario, abbiamo convocato in Comune per martedì 7 gennaio alle 10,30 la Conferenza dei Sindaci e il Comitato dei Sindaci dell'Ambito Sociale 21 per discutere il da farsi. È inaccettabile che per una mera lotta di spartizione politica all'interno del centrosinistra a rimetterci debba essere San Benedetto e tutto il territorio della Asl 12, che comprende 100 mila cittadini".
Clima rinascimentale. Martinelli ha già raccolto il parere di alcuni altri sindaci della Asl 12, durante la messa per la pace officiata ieri in cattedrale dal vescovo: "personalmente sto valutando se dimettermi da presidente della Conferenza dei sindaci, ma se anche non dovessi farlo è certo che ci sarà una clamorosa azione di protesta. Ho ascoltato il parere di altri sindaci: potremmo persino riconsegnare in blocco le nostre fasce tricolori al Prefetto".
La colpa e il rimedio. Conclude Martinelli: "è ridicolo che la sinistra accusi me per ciò che è successo, quando è evidente a tutti che si è trattato di una lotta interna ai DS e di una gravissima sconfitta del rappresentante del nostro territorio, l'assessore regionale Agostini: questo è il risultato di anni di cattiva politica dei DS. Ormai si possono fare mille proteste ma la decisione è stata presa: e non esattamente per il bene del nostro territorio, che Ancona dimostra una volta di più di non conoscere, ma solo per compiere manovre politiche. Il rimedio non può che essere il cambio di colore politico della Giunta regionale alle prossime elezioni".
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02/01/2004
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