Il rinnovo delle cariche presso le strutture sanitarie regionali dopo la recente istituzione della dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale (Asur) ha destato prima sorpresa, poi disappunto e infine fortissime polemiche. A San Benedetto (Asl 12), la mancata conferma del dott. Mauro Marabini e la nomina del dott. Maurizio Belligoni (consigliere di Rifondazione Comunista al Comune di Senigallia) ha provocato addirittura la richiesta di dimissioni del presidente della Regione Marche Vito D'Ambrosio: non da parte della destra, ma del maggior partito di centrosinistra, i DS.

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Massimo Rossi, presidente del Consiglio Comunale a Grottammare (di cui è stato sindaco per due mandati fino al maggio scorso) ed esponente di Rifondazione Comunista, condanna l'eterna logica del "gradimento politico" quando si tratti di nomine: "un logica che ha sempre funzionato e che in alcune occasioni, come questa, conduce per così dire a degli "imprevisti": Belligoni non era certo un candidato con forti appoggi in ambito regionale".

Ma le critiche di questi giorni non riguardano il nuovo, quanto il fatto che ancora una volta venga allontanato un valido dirigente e che il lavoro dei vertici vada ricominciato da capo.
Il ricambio troppo frequente di dirigenti è certamente un danno. Personalmente ho apprezzato le qualità del dott. Marabini sin dal primo giorno in cui è arrivato a San Benedetto. Se fossi stato ancora sindaco avrei  anch'io espresso il mio consenso alla sua conferma, nell'ambito della Conferenza dei sindaci della Asl. Sono dispiaciuto per il fatto che questo non sia avvenuto e che, in termini di principio, non sia stato preso in considerazione il parere dei sindaci.

La Asl 12 viene penalizzata? Qualcuno ha parlato di "pattumiera della sanità regionale".
Da quanto ho potuto capire, nell'ambito delle nomine ha prevalso il criterio, a mio parere discutibile in ogni caso, della rotazione: ben 7 Asl su 13 vedono arrivare nuovi direttori. Sono certo che nessun esponente della Giunta regionale e alcun esponente del mio partito, né a livello regionale, né tanto meno a livello locale, abbia puntato a sostituire nello specifico il direttore della nostra zona, con il dott. Belligoni. Anzi! Detto questo, è incredibile che gli altri politici locali non abbiano potuto valutare neppure i curricoli dei candidati della terna proposta. Quanto a me, ho il vantaggio di conoscere il dott. Belligoni, del quale apprezzo le grandissime qualità, i titoli, le notevoli competenze sanitarie e gestionali ed il forte dinamismo. Sono certo che darà un notevole contributo alla qualificazione dell'offerta sanitaria del nostro territorio, già ben avviata dal dott. Marabini. La sanità locale non diventa una pattumiera. Ce ne accorgeremo presto.