I nostri morti in Iraq
| Forse non eroi. Semplicemente essere umani.
di Sabrina Ferretti
Partendo dal presupposto che mai per nessuna argomentazione potranno esserci pareri concordi, vorrei anche io dire la mia sulla vicenda dei nostri militari morti ammazzati in Iraq.
Sulla questione ho sentito mille pareri diversi
qualcuno intelligente altri buttati lì tanto per dire qualcosa e sentirsi magari una volta nella vita partecipi di un tema d'attualità, e magari anche un tantino intelligenti.
Forse qualcuno che li ha chiamati "eroi" ha esagerato
l'eroe è colui che sacrifica la propria vita per quella degli altri, loro non erano andati laggiù in guerra, ma in missione di pace e quindi molto probabilemnte nessuno sarebbe stato disposto a morire così
e chi lo sarebbe in fondo, soprattutto in una guerra tanto lontana da noi come quella?
Io infatti, non li ho chiamati eroi i nostri morti in guerra, ma ritengo che fossero, semplicemente uomini che avevano deciso di andare a fare una missione di pace in una terra lontana. Una missione di pace in una guerra assurda ed ingiusta..ma vorrei sorvolare su questo perchè la disquisizione diventerebbe lunga e rischierei di uscire dal tema!
Non vogliamo chiamarli eroi? Va benissimo ognuno li chiami come vuole, ma quel che mi sembra assurdo e anche un tantino di cattivo gusto, è il fatto che si vada a sindacare sulle motivazioni che li hanno portati laggiù.
Ognuno sarà stato mosso da motivi personali, il desiderio di rendersi utile, di sentirsi realizzato e magari anche quello di risolvere problemi economici o accumulare un pò di denaro e con ciò? Credo che nessuno di noi possa permettersi di giudicare!(chi è andato in Iraq sapeva che andava in un posto in guerra e ci è andato mettendo eventualmente a rischio la sua vita non la nostra...).
Eppure da più parti ho sentito frasi del tipo: "Tanto che credete, quelli sono andati giù perché venivano pagati bene, perché volevano fare soldi e magari poi tornare a casa e comprare il macchinone per andare in giro a fare i "fighi".
Ho sentito uscire frasi del genere da bocche di ragazzi giovani
quegli stessi ragazzi che poi sono pronti spesso a scucire il proprio denaro a favore di miti televisi che sono disposti a fare di tutto per i soldi e la fami
ma che nessuno giudica!
Il paradosso che trovo sconvolgente, per l'appunto è che nessuno ha mai accusato tanto accanitamente signore , signorine e maschietti della tv, che mostrano le proprie grazie spudoratamente e spesso anche con volgarità ai quattro venti, di fare uso del proprio corpo per accumulare denaro, per comprarsi l'auto nuova o per il piacere di essere considerati "vips"...anzi a quanto mi risulta questi vengono osannati e applauditi come fossero Dio in terra!!!
E che nessuno si permetta di dire che non è vero!!! Mi pare che nessuno faccia i conti in tasca a perfetti imbecilli come i ragazzi usciti dal Grande Fratello e trasmissioni simili, anzi per quel che ne so in molti contribuiscono a rendere eroi questi quattro "mentecatti" andando a fare ressa nei locali dove fanno le serate..
Nessuno critica quello che c'è davvero da criticare in Italia, perché l'Italia oggi è diventata grazie alla Tv e a molti mass media,un grande "circo" dove lo spettacolo più appetibile è quello della volgarità offerta da corpi seminudi a tutte le ore, dato in pasta anche ai nostri figli piccolissimi senza pensnarci due volte
perché fa audience..e quindi soldi!
Siamo un Paese a prevalenza cattolico e ipocrita!
e la pianto qui anche se su questo tema si potrebbe riscrivere l'enciclopedia Treccani...
Tornando al tema del mio editoriale, volevo concludere che se i nostri morti in Iraq non sono eroi...non consideriamoli nemmeno però come persone che sono andate laggiù ad arricchirsi puntandogli quasi il dito contro...
Quindi lasciamo perdere i motivi che ognuno di loro aveva, rispettiamoli per quello che erano...esseri umani!
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25/11/2003
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