Ricordo di Flavio Brasili
| ANCONA - Grande il dolore per un uomo che sempre si è interessato dei problemi sociali.
La notizia della morte di Flavio ci ha colto tutti impreparati ad accettare una cruda realtà che nel nostro cuore e nella nostra mente non abbiamo mai voluto prendere in considerazione in questi giorni. Infatti sin da quando abbiamo appreso dell'incidente che gli era capitato a Florianopolis, siamo stati in contatto telefonico quotidiano con la moglie Eugenia, seguendo il decorso della sua salute e sperando che uscisse dal difficile quadro clinico.
Stavamo lavorando alle incombenze che l'informazione richiede quotidianamente e che obbligano al tempo reale, quel tempo che lascia poco spazio, a volte, agli aspetti umani più personali e comunitari. Siamo sgomenti, attoniti e increduli: il silenzio e un dolore forte ci ha colti tutti. I nostri sguardi smarriti ricercano un conforto che non riusciamo ad ancorare a nulla di concreto e reale.
E' difficile pensare al nostro lavoro senza la presenza di Flavio che ha riempito le nostre giornate con discussioni appassionate e consigli. Da anni abbiamo condiviso le ansie e le difficoltà in un dialogo quotidiano che non è mai venuto meno per la natura della persona: aperta, collaborativa e generosa. Si impegnava molto e arrivava in ufficio di buon mattino per la lettura dei giornali e la redazione della rassegna stampa. Difficilmente mancava dal servizio.
Seguiva con particolare cura, passione e competenza, tra gli altri temi, le materie dell'ambiente, del lavoro, dell'occupazione e della formazione professionale. Il recente superamento dell'esame di giornalista-professionista ha coronato questo suo costante impegno. Ci stringeremo alla moglie e al fratello non appena ritorneranno in città. Vogliamo ricordarlo ognuno con un nostro pensiero, sentendolo ancora fisicamente vicino, tanto ci è difficile avvertire la sua scomparsa. Un abbraccio forte e un saluto: Flavio, sei sempre con noi.
Flavio Brasili, oltre a essere un giornalista è stato sindacalista. Le prime esperienze di Flavio sono quelle tipiche del sindacalista puro. Volantinaggi davanti alle fabbriche, partecipazione alle trattative, sia a livello regionale che nazionale. Impegni iniziali che gli hanno permesso, una volta assunto in Regione, di seguire, come Ufficio Stampa dove successivamente era stato assegnato le grandi vertenze degli anni Ottanta. La Regione aveva attivato un appositi ufficio per seguire il mercato del lavoro, l'occupazione, le crisi industriali, il rilancio economico. Flavio, con la sua attività di giornalista e la sua esperienza di sindacalista, ha fatto conoscere ai marchigiani le questioni sul tappeto e la loro evoluzione, con un linguaggio semplice e chiaro.
Il secondo grande interesse della sua vita è quello che ha coltivato in questi ultimi anni: l'ambiente. Un mondo che lo affascinava e che lo incuriosiva in tutti i suoi aspetti: dai parchi alle oasi naturali, dall'energia alternativa allo smaltimento e al riciclaggio dei rifiuti. Ha collaborato a diverse manifestazioni di settore: come ParcoProduce, dove ha contribuito ad attrezzare l'area regionale all'interno della Fiera. Ha anche seguito, con lo scrupolo e l'interesse che lo contraddistinguevano, molte vicende che avevano l'ambiente al centro degli avvenimenti. Si può affermare, con tutta tranquillità, che la sua vita professionale è stata spesa alla ricerca di un costante impegno nel sociale. Un'attenzione che lo ha portato a spaziare nei diversi campi che più lo affascinavano: mondo del lavoro, sport, giornalismo.
Questi i momenti salienti della sua vita: Flavio Brasili è nato in Ancona il 3 maggio 1953. Nel 1973, a vent'anni, dipendente dell'ENFAP (Ente di Formazione Professionale), viene distaccato alla Uil come sindacalista. Dal 6 giugno 1979 è assunto alla Regione Marche presso l'Ufficio delle Crisi Aziendali. Dal 1989 è assegnato all'Ufficio Stampa della Giunta regionale, dove rimane fino al 1994. Dal 1994 al 1996 lavora come giornalista all'Ufficio Stampa dell'ESAM. Dal 1996 rientra presso l'Ufficio Stampa della Giunta regionale, dove gli viene applicato il contratto giornalistico. Il 2 ottobre 2003 supera, a Roma, l'esame di giornalista professionista.
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17/11/2003
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Betto Liberati