Pare che sia giunto il momento dei chiarimenti tra qualche consigliere che milita nella coalizione di centro sinistra.

All'indomani delle dimissioni di Nullo Palazzetti (Ds) rassegnate l'altra sera in consiglio, e dopo le sue dichiarazioni in merito alle motivazioni della sua decisione, è il capogruppo di Rifondazione Comunista ad intervenire sia in merito ai toni tenuti in consiglio che nello specifico della questione Palazzetti.

"Rifarei quanto ho fatto - commenta in merito ai toni, piuttosto accesi, tenuti in consiglio - Credo che di fronte alla protervia della presidenza del consiglio sia del tutto legittimo rivendicare il proprio diritto alla parola anche, mi si passi il termine, in maniera violenta".

E poi passa alle dichiarazioni di Palazzetti che ha fatto riferimento, nel parlare di ciò che gli ha dato fastidio in consiglio tanto da motivare le sue dimissioni, a delle affermazioni uscite dalla bocca di Beverati.

"Credo che Palazzetti abbia travisato alcune mie parole – osserva Beverati – che non erano affatto rivolte  a coloro che siedono nei miei stessi banchi di minoranza. Suona piuttosto strano che, anziché stigmatizzare il comportamento di chi è chiamato a regolare il funzionamento del consiglio comunale così come il comportamento di questa maggioranza arrogante, Palazzetti abbia preferito apostrofare proprio me. O sotto c'è un gioco politico ben preciso, nei miei confronti, in vista delle prossime elezioni, o c'è qualche cosa d'altro di poco chiaro…".