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Le richieste di risarcimento dopo il black-out

| ROMA - Per Cittadinanzattiva gli indennizzi automatici sono una leggenda metropolitana.

"Sono del tutto prive di fondamento, inutili e demagogiche le notizie circolate in questi giorni in merito a presunti indennizzi automatici per i disagi provocati dal black out dell'energia elettrica. L'unica tutela è la richiesta di risarcimento". Questo il commento del vice segretario generale di Cittadinanzattiva, Giustino Trincia, a seguito di notizie "che ottengono l'unico obiettivo di illudere i cittadini. Ha fatto bene l'Autorità per l'Energia a fare chiarezza".

"La strada dell'indennizzo automatico, continua Trincia, è assolutamente improcedibile. Basterebbe riflettere sul fatto che, se fosse automatico, non ci sarebbe bisogno di fare richiesta".

Cittadinanzattiva ricorda che chiedere alle aziende erogatrici di energia elettrica l'indennizzo automatico per il black out dell'energia elettrica del 28 settembre scorso è del tutto inutile, per due semplici ragioni: a) l'azienda è tenuta all'indennizzo automatico solo in caso di violazione di impegni contrattuali dipendenti da sue mancanze e non da cause di forza maggiore (indipendenti quindi da sua volontà o possibilità), come quelle che hanno provocato il black out; b) l'Autorità ha regolamentato solo per le interruzioni provocate dalla rete di distribuzione, e non da quella di trasmissione, non prevedendo in alcun modo indennizzi individuali, ma un sistema di incentivazioni e di penalità (a seconda di comportamenti virtuosi o manchevolezze) che fanno direttamente riferimento alle aziende erogatrici.

Cittadinanzattiva rende noto che da lunedì 29 settembre 2003 è on line sul suo sito (www.cittadinanzattiva.it) la lettera per la richiesta di risarcimento danno rivolta anzitutto al Gestore - GRNT - per il rimborso di danni comprovabili. "Per quanto non semplice ed automatica, conclude Trincia, si tratta dell'unica strada percorribile, perché tra i compiti istituzionali del GRNT vi è proprio quello di garantire la continuità del servizio. È pertanto una soluzione ben diversa da meccanismi generalizzati e automatici come quelli ipotizzati".

03/10/2003





        
  



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