Le vittime dello spiritismo New Age
| La rinascita dello spiritismo, rilanciato da certa non-cultura New Age
di Carlo Climati
La visita pastorale del Papa al Santuario della Madonna di Pompei (7 ottobre 2003) ci offre lo spunto per parlare di un tema di grande attualità: la rinascita dello spiritismo, rilanciato da certa non-cultura New Age.
La storia dello splendido Santuario di Pompei si lega a quella del suo fondatore, il Beato Bartolo Longo, una meravigliosa figura di laico che dedicò tutta la sua vita alla diffusione del culto mariano.
Non tutti sanno che l'avvocato Bartolo Longo, prima della sua conversione, praticò lo spiritismo e ne fu un accanito sostenitore. Ma poi, comprese i rischi di questa pratica e la abbandonò completamente, offrendo la sua intera vita alla Chiesa.
L'esempio di Bartolo Longo può rappresentare un grande segno di speranza per tutte le persone che hanno avuto la sfortuna di cadere nella trappola dello spiritismo.
Oggi, purtroppo, con l'avvento del New Age, stiamo assistendo ad una vera e propria esplosione di questa triste pratica, che si basa sulla strumentalizzazione del dolore.
Gli spiritisti, per fare soldi, approfittano dei momenti di debolezza di chi soffre per la perdita di una persona cara. Dicono di poter comunicare con i morti e di riuscire a creare un ponte con il mondo dell'aldilà. Propongono una strada che, inizialmente, sembra donare sollievo. Ma poi, con il tempo, conduce sul terreno della dipendenza e dell'alienazione.
Gli spiritisti si presentano con il volto sorridente e amichevole di chi finge di alleviare il dolore delle persone. Ma non sono altro che lupi travestiti da agnelli.
Oggi lo spiritismo si manifesta attraverso diverse maschere: dai presunti medium che si esibiscono in televisione alle più classiche sedute per parlare con i morti. Tra le pratiche più diffuse c'è la cosiddetta scrittura automatica, tramite la quale i defunti detterebbero parole o frasi al sensitivo di turno.
Ci sono anche squadre di acchiappafantasmi, che sostengono di liberare le case dagli spiriti, registrando le voci dei morti o scattando fotografie di misteriose entità. Infine, non mancano assurdi gruppi di spiritisti cristiani, i quali pretendono di conciliare certe pratiche esoteriche con la Bibbia (che, in realtà, le ha sempre sconsigliate).
E' necessario smascherare questi inganni. La visita del Papa al Santuario di Pompei può rappresentare l'occasione per ricordarci, nelle nostre preghiere, di chi sta attraversando un momento di dolore ed è finito nel tunnel dello spiritismo.
Lo splendido esempio di vita del Beato Bartolo Longo ci fa capire che è possibile uscire dall'oscurità di certe rischiose pratiche e recuperare l'autentica luce della fede.
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03/10/2003
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