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Domande di indennizzo per il"Fondo di riconciliazione".

Ascoli Piceno | Si tratta di un legge austriaca che prevede la corresponsione di una somma forfettaria alle persone costrette dal regime nazista, durante la seconda guerra mondiale, al lavoro forzato, senza retribuzione.

Nel luglio del 2002 l'Austria ha approvato la legge istitutiva di un "Fondo di riconciliazione" che prevede la corresponsione di una somma forfettaria alle persone costrette dal regime nazista, durante la seconda guerra mondiale, al lavoro forzato, senza retribuzione ed in condizioni inumane, nei campi di concentramento e imprese industriali e agricole a suo tempo situati sul territorio dell'attuale Repubblica d'Austria.

Il termine per la presentazione delle domande di indennizzo, scade il 31 dicembre 2003.
Possono presentare domanda quanti siano stati deportati dal regime Nazionalsocialista nel territorio dell'attuale Repubblica d'Austria, quali civili, ed ivi costretti al lavoro; quanti, da bambini, siano stati deportati insieme ai genitori; se nati durante il lavoro forzato della madre sempre nel territorio dell'attuale Repubblica d'Austria oppure se, quali civili, siano stati costretti al lavoro dal regime per motivi di origine, di religione, di nazionalità, di orientamento sessuale, a causa di un handicap fisico o psichico, per l'accusa legata alla cosiddetta asocialità oppure in relazione ad esperimenti medici.

Non hanno diritto all'indennizzo gli ex prigionieri di guerra ed internati militari.
Se l'avente diritto è deceduto dopo il 15 febbraio 2000, subentrano al suo posto gli eredi secondo il relativo diritto ereditario nazionale.

Per informazioni contattare il Fondo Austriaco di Riconciliazione – Postfach 44 – A –1011 Wien, tel. +43-1-5136016-0, fax. +43-1-5136016-15; e-mail:info@reconciliationfund.at.

13/10/2003





        
  



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