325 segnalazioni a telefono blu per disagi
| ANCONA - Sono tantissime le segnalazioni arrivate dalle Marche alle associazioni di consumatori per segnalare i "guai" delle vacanze.
Sono 325 le segnalazioni giunte dalle Marche al Telefono Blu Sos Consumatori sui casi di vacanze «difficili» o «rovinate»: 210 via web (ai siti telefonoblu.it e viaggiatore.com) e 115 via telefono, pari - secondo l'associazione di tutela dei consumatori - circa 1.800 persone e 300 famiglie.
I dati del quarto rapporto di Telefono Blu riguardano i disagi subiti dai turisti durante le loro vacanze, cioè periodi che abbiano compreso almeno due giorni fuori dalla propria abituale abitazione e per motivi di «free time».
Il 24% delle chiamate ai centralini riguarda un viaggio-pacchetto o comunque parti di viaggio acquistate, cioè composto da almeno due giorni e da più servizi. Disdette, contratto non rispettato, rinunce, fallimento agenzia, problemi insorti prima e durante il viaggio, non corrispondenza del soggiorno a quanto prospettato, truffe e raggiri sono i disagi segnalati.
Il 16% riguarda invece problemi con i vettori e mezzi di trasporto: aerei, treni (condizionamento d' aria e ritardi), navi e problemi stradali (code autostrade), disagi negli scali (overbooking, ritardi, bagagli smarriti, aerei che non partono o non ci sono).
Il 21% circa riguarda destinazione interne per motivi di qualità del servizio: ricettività tradizionale (alberghi, residence, case in affitto) con annullamenti di prenotazioni, overbooking, mancanza di contratto, scarsa pulizia, problemi rispetto all'alimentazione ed anche rispetto a quanto promesso, cioè la tipica pubblicità non veritiera, furti.
Il 14% delle segnalazioni ha riguardato i prezzi troppo alti, il 12% l'accoglienza e la ricettività delle città del turismo (qualità, multe, parcheggi, riciclaggio rifiuti, mancanza di informazioni. Il 10% delle segnalazioni infine è stato relativo a emergenze ambientali (rumore, inquinamento mare e spiaggia, sporcizia, rifiuti).
Le provenienze delle chiamate e quindi dei casi: Ancona 35%, Pesaro 22%, Ascoli Piceno 21%, Macerata 20%. Per l'incoming sono in testa le spiagge del Conero (prezzi, alberghi, pulizia) al 23%, seguite da quelle di Pesaro e Fano 20% (stesse tipologie) e a dalla Riviera delle Palme (16%), poi le città d'arte al 12% (alloggi, agriturismi, servizi).
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30/08/2003
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Betto Liberati