Marche da esportare anche in Brasile
| ANCONA - Dopo l'Umbria, la delegazione brasiliana in visita nella nostra regione.
Gli ospiti stranieri, giunti nell'ambito del progetto "I governi locali protagonisti dello sviluppo e della democrazia del Brasile", sono stati ricevuti dal presidente Vito D'Ambrosio e dal vicepresidente G. Mario Spacca.
"Spero che avrete il tempo anche per apprezzare le bellezze paesaggistiche della nostra regione, mentre sono sicuro che potrete farvi un quadro approfondito e completo della nostra realtà incontrando le diverse categorie e i protagonisti del sistema economico -sociale regionale".
Sono le parole di benvenuto che il presidente della Giunta regionale, Vito D'Ambrosio ha rivolto questa mattina ad una delegazione brasiliana, composta da una trentina di rappresentanti tra sindaci e amministratori locali, imprenditori e rappresentanti del mondo creditizio. Gli ospiti sudamericani sono arrivati nelle Marche nell'ambito del progetto " I governi locali protagonisti dello sviluppo e della democrazia del Brasile", che vede coinvolte le tre regioni centrali: Umbria, Marche e Toscana. Come si ricorderà, pochi giorni fa, il presidente D'Ambrosio si è recato a Perugia per la firma dell'accordo di cooperazione e interscambio "che - come ha sottolineato il vicepresidente Gian Mario Spacca - pone molte attenzione ai processi di crescita e allo sviluppo locale integrato."
Spacca ha poi tracciato un profilo storico economico delle Marche per evidenziare la rapidità del processo di sviluppo dell'economia marchigiana, passata negli anni Sessanta da una prevalentemente agricola (il 62% ) ad una di stampo imprenditoriale, con forte propensione dapprima all'artigianato, poi all'industria".
"Un processo armonico - ha aggiunto Spacca- che si è basato sulle capacità umane e imprenditoriali e di organizzazione del lavoro, più che sulla tecnologia. Uno sviluppo, inoltre, determinatosi per imitazione: chi aveva successo, veniva imitato e si creava così una nuova piccola impresa . E' stata questa la fortuna del nostro sistema, anzi si parla di "miracolo": la concentrazione di una specifica produzione in un territorio limitato e omogeneo per esigenze e potenzialità e, di qui la formazione dei Distretti industriali e dei Centri Servizi, sorti proprio per volontà degli enti locali e poi implementati anche grazie al contributo della Regione.
Il modello del distretto - ha spiegato Spacca agli ospiti sudamericani - consente due grandi vantaggi: da un lato la flessibilità di un piccola impresa che riesce presto ad adattarsi alle variazioni del mercato e dall'altro le economie di scala, proprie delle grandi industrie".
"Accanto a questo processo di crescita dell'economia marchigiana , partecipato e condiviso dai diversi soggetti pubblici e privati, ha proseguito Spacca, le Marche devono il loro sviluppo ( la terza regione in Italia per tasso di industrializzazione dopo Piemonte e Lombardia e la 15a in Europa) ad un sistema di servizi sociali molto avanzato. " Insieme alle politiche economiche , una componente del successo marchigiano è stata l'organizzazione del tessuto sociale, molto coeso, e dei servizi alla collettività", ha rilevato Fabrizio Costa , direttore del Dipartimento Sviluppo Economico, che ha anche sottolineato come il principio di sussidiarietà informi il sistema marchigiano, nell'ottica del decentramento di risorse e di funzioni agli enti locali e in base al principio di vicinanza dell'ente territoriale alle esigenze del cittadino.
"Non sarebbe stata possibile una simile crescita - ha aggiunto Spacca - se non ci fosse stata la sicurezza di disporre di servizi sociali adeguati. Ora per sostenere questa crescita, le Marche hanno bisogno ogni anno di 5000 lavoratori immigrati. " " Siamo la regione più longeva - ha concluso Spacca - e tra quelle dove si vive meglio. Nel futuro i problemi per il sistema economico possono nascere dalla globalizzazione e dalla nuova organizzazione del lavoro. Le imprese devono compiere un grande sforzo di innovazione per rimanere nelle fasce alte del mercato. E' per questo che la Regione si sta impegnando per accompagnare le imprese verso l'innovazione e la qualificazione. "
Al termine della riunione con il vicepresidente la delegazione sudamericana ha incontrato i rappresentanti e i quadri dirigenziali di diversi organismi e forze economico sociali marchigiane: Unione delle Camere di Commercio, Confindustria Marche , Federapi CGIA, CNA CLAAI, Confcooperative, Legacoop, Unci e Istituto del Commercio Estero di Ancona.
Il programma della visita della delegazione nelle Marche ha già previsto la visita, ieri, al Centro Servizi MECCANO a Fabriano e al Centro Servizi COSMOB a Pesaro, mentre tra oggi e domani è in programma la visita ai due distretti, del Mobile e della Meccanica.
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16/07/2003
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Betto Liberati