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Il sangue, linfa di vita

| Dalla defezione di diversi donatori una riflessione...

di Federica Poli

Donare: "dare volontariamente, con risoluta liberalità, senza esigere prezzo, ricompensa o restituzione"

Il significato del verbo dato dal vocabolario della lingua italiana Devoto – Oli è proprio questo.

Sono donatrice di sangue e non penso veramente a quello che faccio quando mi sottopongo ai salassi periodici.

Quando ho compiuto 18 anni, ho pensato a come rendermi utile alla società, volevo, egoisticamente, sentirmi importante per qualcuno. Così, sono andata alla sezione Avis è mi sono iscritta.

Col passare del tempo, ho sempre meno pensato alla reale portata della mia donazione.

Un giorno, poi, quasi per caso, ho conosciuto una ragazza che, vedendo il cerotto sul braccio, mi ha chiesto se fossi una donatrice di sangue. Alla mia risposta, mi ha abbracciato e, guardandomi negli occhi, mi ha ringraziato. Il padre, malato da anni, dal sangue dei donatori ha tratto la vita.

Solo in quel momento, nella commozione della ragazza davanti a me, ho capito l'importanza di un gesto divenuto solo una routine.

Quest'anno   l'Avis ha registrato ben 403 defezioni dovute a diversi problemi che, pertanto, hanno fatto scendere il numero di donatori di sangue della sezione a meno di 3000 (2891). Questo dato è sicuramente una nota dolente per Ascoli e per gli ascolani.

Perchè donare non depaupera il donatore ma lo arricchisce!

I progressi scientifici di laboratorio non sono riusciti a ricreare questa fluida forma di vita.

Di questo rosso liquido il nostro corpo si nutre, si rigenera, questa linfa non è fabbricabile non è sostituibile con altri prodotti ma si può cedere agli altri perché "magicamente" il corpo in salute lo riproduce velocemente.

Quante persone hanno bisogno del nostro aiuto? Anche se fosse una sola: perché esimersi dal concedere un sorriso a un bambino, a un uomo, a un anziano? Non si guarda negli occhi colui al quale il bene si fa ma, poi, può succedere che incontri la figlia e non sai che rispondere quando senti un grazie con gli occhi pieni di lacrime. Un grazie per il quale non hai una spiegazione. Un grazie che ricorderai tutta la vita. Un grazie che ti farà pensare a quello che fai per "routine".

Donare: "arricchire il cuore della persona che lo fa".

È, forse, questa la definizione giusta.

15/07/2003





        
  



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