Il Ritorno dei Savoia
| Tra Storia, cronaca, contestazioni, e rivendicazioni.
di Corrado Ruiz
L'avvenimento sembrava poter passare inosservato alla gran massa dei cittadini; chi di noi, infatti, avrebbe potuto pensare che un ritorno, dopo più di cinquantanni, potesse far rispolverare sentimenti e ricordi ?
C'è nella storia un'antitesi ricorrente fra il passato che non vuole passare e quello che tende ad offuscarsi con il passare degli anni.
Dilemma che prende le popolazioni che hanno vissuto i drammi dell'ultimo secolo da protagonisti ed ora sono chiamati ad assumere il ruolo di storici che debbono giudicare e sanzionare l'obliterazione dei fatti o la loro assunzione a memoria imperitura.
Soffermiamoci, un momento, ai fatti in questione. La famiglia savoia rimasta è un esiguo nucleo che tuttavia ha mantenuto legami con il movimento monarchico, più che con le varie organizzazioni politiche ad esso riconducibili.
Il rientro in Italia è stato sollecitato per tanto tempo e finalmente consentito principalmente nella considerazione che ormai la presenza dei "discendenti" non fosse di alcun interesse sociale e politico, nè potesse costituire stimolo a certi risvegli.
Tuttavia, gli ultimi svolgimenti ci hanno fatto ricredere; non tanto sulla indiscutibile mancanza di pericoli revisionistici, ma solo sul fatto che non esistessero sopite tendenze a far pesare sui figli le responsabilità dei padri.
Ciò unitamente al risorgere di vecchi contrasti fra seguaci di case regnanti come quella dei Borbone.
E dire che i Savoia avevano scelto il luogo di nascita del capo famiglia, come prima città d'impatto, per sentirsi più protetti stante l'esistenza di un folto nucleo di nostalgici.
Un dato ha colpito tutti: il coincidente atteggiamento di contestazione che ha visto uniti gruppi di disoccupati, che hanno giudicato inopportuno il clima di sfarzo e festaiolo,gruppi di estrema destra e di sinistra, oltre allo sparuto nucleo di sostenitori di altre case regnanti; il contrasto con altri rami della stessa casata sabauda aveva trovato modo di estrinsecarsi in altri momenti.
Ora, tutto ciò è cronaca e ritengo che rimarrà tale e molti di noi possono continuare a nutrire scarso interesse per l'evento del "ritorno"; se non che è stato paventato un altro motivo di disappunto: la vera o presunta richiesta, da parte della famiglia Savoia - Doria, di restituzione dei beni già di proprietà dei re d'Italia.
C'è di che gridare allo scandalo, all'ingratitudine verso un popolo che ha acconsentito a modificare la Costituzione per agevolare un ritorno che dovrebbe essere motivo di pacificazione.
In nessun caso e in nessun modo è configurabile una restituzione, parziale o globale, di beni acquisiti da una famiglia che, per molti versi e per molti errori commessi non si è dimostrata meritevole di elargizioni o del mantenimento di beni comunque qualificabili come proprietà del popolo.
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26/03/2003
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