Teatro romano: degrado senza fine
| ASCOLI PICENO - Aperto un nuovo varco nella recinzione. Dopo duemila anni di storia rischia di cadere nell'oblio.
di Renato Pierantozzi
Non c'è pace per il teatro romano. Vandalismi, danneggiamenti e uno stato di incuria totale stanno facendo sprofondare nell'oblio l'importante zona archeologica ascolana che si trova a due passi dal centro storico. Ultimo episodio di degrado è l'apertura di un nuovo varco nella recinzione, già danneggiata seriamente l'anno scorso e riparata solo dopo mesi.
Adesso il nuovo danneggiamento permette a chiunque di entrare nel teatro. Si può obiettare che ormai non c'è più niente da portare via, ma almeno il rispetto verso ciò che i gloriosi antenati romani ci hanno lasciato, non deve venir meno. La storia. L'origine del teatro situato alle pendici dell'antico colle Pelasgico ( oggi parco dell'Annunziata) risale presumibilmente agli ultimi decenni del I sec a.c. quando Ascoli era già una fiorente città.
La struttura che si può vedere attualmente si compone tra le altere cose di un emiciclo con le gradinate situate a nord, così che gli spettatori non avevano mai il sole in faccia, in nessuna ora del giorno. Gran parte della struttura è ancora interrata, tra cui l' edificio scenico sito sotto la vicina chiesa di Santa Croce. Le prime campagne di scavo risalgono al 1932 con successive riprese nel 1951 e 1959. Tante anche le distruzioni subite dal teatro nel corso dei secoli. Hanno iniziato nel 578 d.c. longobardi, e le fornaci presenti nelle vicinanze insieme agli smottamenti del colle hanno completato l'opera.
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23/02/2003
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