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Fabio Stassi e Javier Girotto: domenica 10 febbraio un po' di Sud America al Medoc di San Benedetto

San Benedetto del Tronto | Domenica 10 febbraio, Fabio Stassi e Javier Girotto trio al pub Medoc di San Benedetto del Tronto per il terzo appuntamento della terza edizione della rassegna In Art.

di Elvira Apone

la locandina dell'evento di domenica 10 febbraio

Domenica 10 febbraio, dalle ore 18,30, presso il pub Medoc di San Benedetto del Tronto, nell’ambito della terza edizione della rassegna letteraria e musicale In Art, organizzata dall’associazione culturale “Rinascenza” con la direzione artistica di Annalisa Frontalini, con il patrocinio e il sostegno dell’amministrazione comunale e della Regione Marche e con il supporto dello sponsor ufficiale Gate-away.com, il terzo appuntamento della rassegna In Art vedrà ospiti lo scrittore Fabio Stassi, che farà ascoltare il suo monologo “Con in bocca il sapore del mondo. Affabulazione  sentimentale” e presenterà il suo ultimo libro “Con in bocca il sapore del mondo” (Minimum fax) e, dopo la pausa conviviale, Javier Girotto trio, formato da Javier Girotto al sax baritono, Gianni Iorio al bandoneon e Alessandro Gwis al pianoforte, che si esibirà nel concerto “Tango nuevo revisited”. Un affascinante viaggio in Sud America attraverso i racconti del “più sudamericano degli autori italiani”, come lo ha definito il giornalista e scrittore Gianni Mura, e la magica atmosfera del tango, rivisitato dallo straordinario jazzista argentino Javier Girotto in trio.

Bibliotecario e pendolare, Fabio Stassi ha esordito con “Fumisteria”, edito dalla GBM nel 2006 e poi da Sellerio nel 2015 e ambientato nella Sicilia degli anni cinquanta, con cui ha vinto il "Premio Vittorini opera prima 2007". L'anno seguente ha pubblicato per Minimum Fax “È finito il nostro carnevale”, una favola picaresca che ha ottenuto molta attenzione da parte della stampa italiana e che è stata tradotta anche in tedesco. Del 2008 è il suo terzo romanzo dal titolo “La rivincita di Capablanca (Premio Palmi 2009; Premio Coni per la narrativa sportiva 2009), anch’esso tradotto in lingua tedesca. Nel 2010 ha pubblicato, sempre con Minimum Fax, il libro “Holden, Lolita, Zivago e gli altri. Piccola enciclopedia dei personaggi letterari”; nel 2012 per Sellerio “L'ultimo ballo di Charlot”, divenuto un caso editoriale al Salone del Libro di Francoforte, tradotto in diciannove lingue e vincitore nel 2013 del Premio Selezione Campiello e di molti altri premi. Nello stesso anno ha curato l'edizione italiana di “Curarsi con i libri, Rimedi letterari per ogni malanno”, di Ella Berthoud e Susan Elderkin, scrivendone l'introduzione e tutte le schede relative alla letteratura italiana. Del 2014 è il suo romanzo “Come un respiro interrotto” (Sellerio editore), salutato da Ernesto Ferrero sulla Stampa come “una prova di piena e convincente maturità”. Per la casa editrice per ragazzi Sinnos, ha scritto la sua prima graphic novel dal titolo “La leggenda di Zumbi l'immortale”, mentre del 2016 sono il giallo letterario “La lettrice scomparsa (Sellerio), vincitore del Premio Scerbanenco come miglior noir italiano dell'anno, e il romanzo per ragazzi “L'alfabeto di Zoe” (editore Bompiani), vincitore del Premio Giovanni Arpino 2017. Nel 2017 ha pubblicato per Sellerio il romanzo di genere fantastico “Angelica e le comete” e nel 2018 sono usciti “Ogni coincidenza ha un’anima” e il suo ultimo libro “Con in bocca il sapore del mondo” (Minimum Fax), che presenterà domenica sera a In Art.

“Con in bocca il sapore del mondo” raccoglie i monologhi di dieci poeti italiani del Novecento (Quasimodo, Cardarelli, Montale, Gozzano, D'Annunzio, Campana, Saba, Palazzeschi, Ungaretti, Merini), protagonisti del programma televisivo "L'attimo fuggente. Storie quasi vere di poeti" scritto da lui, prodotto da Minimum Fax Media e andato in onda su Rai 5 nel 2017. Un omaggio alla poesia del Novecento attraverso un’originale e coraggiosa operazione fantastica che fotografa, al di là del tempo e dello spazio, questi dieci grandi poeti che raccontano in prima persona la propria vita, la propria visione del mondo e della poesia.

Prima della presentazione del suo libro, Fabio Stassi regalerà al pubblico il monologo “Con in bocca il sapore del mondo. Affabulazione sentimentale”, in cui si intrecceranno e si alterneranno storie di desterradi e zapateri, migrazioni, naufragi, malanni, violini e macchine volanti. Un monologo accattivante, in cui lo scrittore racconterà delle peripezie di una famiglia e della lingua madre, di isole perdute, di dialetti dell'infanzia e in cui dai racconti orali dei nonni arriverà fino alle bugie dei libri e alle scarpe dei poeti.

Dopo la consueta pausa per la cena, Javier Girotto Trio, formato da Javier Girotto al sax baritono, Gianni Iorio al bandoneon e Alessandro Gwis al pianoforte con elettronica, si esibirà nel concerto “Tango nuevo revisited”. Argentino di origine, Javier Girotto si è avvicinato alla musica suonando il rullante e il clarinetto piccolo per poi passare al sassofono, di cui ha approfondito gli studi con maestri di calibro internazionale. La sua avventura professionale in Italia è cominciata circa venticinque anni fa, quando ha iniziato a lavorare anche come compositore e arrangiatore e dove ha formato diversi gruppi, con cui ha inciso vari CD e ha partecipato a molti festival e concerti nazionali e internazionali. Tantissime sono state le sue collaborazioni, grazie alle quali Javier Girotto ha portato e porta la sua musica in tutto il mondo.

“Tango nuevo revisited” è nato da un’idea di Siegfried Loch, fondatore e produttore di ACT, una delle più importanti etichette discografiche nell’ambito jazzistico mondiale, cioè quella di registrare nuovamente il disco che consolidò l’incontro tra l’ultimo innovatore del tango, Astor Piazzolla, e il jazzista Gerry Mulligan. Inciso nel 1974, questo importante lavoro, in cui il tango si incontra con il mondo del jazz, ha avuto titoli diversi a seconda del paese in cui è stato distribuito e ha segnato, come ha affermato Girotto, la sua crescita musicale, trovando in Piazzolla e in Mulligan una fonte di ispirazione sia per comporre che per suonare. L’organico che Javier Girotto ha scelto, e con cui si esibisce attualmente, costituito da lui al sax baritono, da Gianni Iorio al bandoneon e da Alessandro Gwis al pianoforte con elettronica, è ridotto rispetto alla versione originale con archi e batteria, ma è animato da un nuovo spirito cameristico, con cui si vuole dare più apertura all’improvvisazione e più spazio a ogni solista.

Una serata dal caldo sapore latino, un appuntamento a cui non si può mancare.

Per informazioni e prenotazioni: 0735-780869 (dopo le ore 18:00)

 

07/02/2019





        
  



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