A In Art la musica di GeGè Telesforo
San Benedetto del Tronto | Domenica 10 dicembre, GeGè Telesforo ospite di In Art presso il teatro San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto con “Soundz for children United Musicians for UNICEF”, tappa del tour italiano 2017.
di Elvira Apone
GeGè Telesforo e la sua band
Domenica 10 dicembre, GeGè Telesforo, Goodwill Ambassador Unicef, è stato ospite d’eccezione della rassegna In Art, organizzata dall’associazione culturale Rinascenza con la direzione artistica di Annalisa Frontalini e in collaborazione con Paolo Soriani. Per questa serata speciale Rinascenza è stata felice di coinvolgere il Comitato Provinciale di Ascoli Piceno dell’Unicef, che ha collaborato con entusiasmo ed è stato presente anche con un punto pigotta UNICEF. Ha presentato la serata in modo impeccabile Ettore Picardi. GeGè Telesforo, accompagnato da Alfonso Deidda (sassofono, flauto, tastiere, voce), Seby Burgio (pianoforte, tastiere), Joseph Bassi (contrabbasso) e Dario Panza (batteria), si è esibito in uno straordinario concerto dedicato al progetto UNICEF “Soundz for Children United Musicians for UNICEF”, che si prefigge di trasmettere, attraverso l’universalità della musica, i valori del rispetto, della tolleranza, dell’inclusione e della solidarietà.
E proprio del valore universale della musica GeGè Telesforo e la sua band hanno dato una brillante prova domenica sera al teatro San Filippo Neri, dove, attraverso uno spettacolo di grande qualità e raffinatezza, il pubblico presente ha potuto godere di un’esperienza di condivisione in cui le emozioni create dalla musica sono diventate, per ciascuno a proprio modo, le emozioni di tutti. Sulla scia del trascinante swing della musica jazz e dell’accattivante groove del blues, del funky, del rap e dell’hip hop, che hanno rapito e coinvolto un pubblico già incredibilmente affascinato dal talento e dalla grande energia di questi artisti d’eccezione, GeGè Telesforo si è abbandonato alle sue fantastiche improvvisazioni vocali, in cui la sua voce diventava anch’essa strumento tra gli strumenti, melodia tra le melodie, parola che si faceva suono per poi confondersi e nascondersi tra gli altri suoni, sovrapporsi e mescolarsi alle altre note, fino a caricarsi di nuove e più intense sonorità. Un viaggio dalle mille sfumature e influenze, un tragitto emozionale in cui il suo “scat” agile, preciso, pulito ed elegante si è mirabilmente fuso al dinamismo e alla forza musicale della sua band, creando atmosfere surreali e di grande impatto emotivo.
E poi, spettacolo nello spettacolo, GeGè Telesforo ha raccontato una storia, anzi, tante storie, da quelle dei musicisti che da tempo lo accompagnano e condividono con lui il palcoscenico e, soprattutto, l’amore per la musica, a quella della sua vita, dove la musica è stata la sua “malattia”, ma anche la sua “salvezza”, perché lo ha allontanato da strade sbagliate che, al contrario, molti suoi coetanei hanno imboccato. È nata così un’altra storia, quella del progetto che ha elaborato per l’Unicef, grazie al quale la musica è divenuta una “terapia”, un mezzo per fornire un aiuto concreto e un supporto a tutti quei bambini che, provenendo da contesti a rischio, si trovano a vivere condizioni di svantaggio sociale. Il potere lenitivo della musica è, dunque, la chiave di volta di questo percorso che GeGè Telesforo ha intrapreso portando la musica non solo nei teatri, come ha fatto domenica sera a San Benedetto del Tronto, ma anche nelle scuole, affinché possa servire a far superare tutti quegli ostacoli che possono impedire un corretto sviluppo psico-fisico dei bambini e degli adolescenti. Perché la musica, come lui stesso ha dichiarato durante la sua performance, “non è solo intrattenimento, ma è un linguaggio universale che abbatte qualsiasi tipo di frontiera e di barriera”. Ad accrescere il valore artistico di questa magnifica serata gli scatti preziosi di Paolo Soriani, che rivelano la sua straordinaria capacità di catturare le emozioni più autentiche.
E nel teatro San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto, domenica sera, ogni barriera sembra essere stata abbattuta, ogni difesa è caduta, grazie alla bellezza rigeneratrice della musica, della musica vera, di quella che unisce, concilia, abbraccia, consola, cancella ogni dolore e lo trasforma in gioia e che, al di là delle differenze, tocca tutti indistintamente e ci trasforma in persone migliori e con un nuovo sguardo verso il futuro. Forse proprio quello giusto attraverso cui osservare nuovi orizzonti.
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12/12/2017
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