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Una serata al femminile per l’ultimo appuntamento della rassegna In Art

San Benedetto del Tronto | L’ultimo appuntamento della rassegna In Art, con l’autrice Elvira Apone e con i musicisti Claudio Filippini e Luisiana Lorusso, in programma domenica 4 dicembre al Medoc, avrà per protagonista la figura femminile coniugata in tutte le sue sfaccettature.

di Elvira Apone

la locandina dell'evento del 4 dicembre

Domenica 4 dicembre, il Medoc ospiterà il decimo e ultimo appuntamento della rassegna letteraria e musicale In Art a cura dell’associazione culturale Rinascenza con la direzione artistica di Annalisa Frontalini. Il filo conduttore della serata sarà la figura femminile, che prenderà forma attraverso i racconti del libro “Cento ali di libellula” (casa editrice L’Erudita), che Elvira Apone, una delle due autrici, presenterà in anteprima a In Art, e attraverso il concerto dal titolo “My Billie’s blue”, che il pianista Claudio Filippini e la violinista e cantante Luisiana Lorusso dedicheranno alla grande cantante jazz e blues Billy Holiday. A dialogare con gli ospiti sarà la psicologa e psicoterapeuta Antonella Baiocchi, assessore alle pari opportunità del comune di San Benedetto del Tronto, autrice della prefazione del libro “Cento ali di libellula”.

 

Laureata in lingue e letterature straniere moderne, Elvira Apone ha esordito scrivendo alcune recensioni per una rivista letteraria on line e racconti di viaggio per il sito di una casa editrice. Nel 2007 ha pubblicato con la Giulio Perrone Editore la traduzione del racconto “Manoscritto trovato in una bottiglia” nella raccolta “Racconti le prime stesure” di E.A. Poe; nel 2011, per la Montegrappa edizioni, il racconto dal titolo ”Le radici del cuore” nella raccolta antologica “Piccola città”; nel 2012, sempre con la Giulio Perrone Editore, il racconto “L’impercettibile tocco dell’amore” nell’antologia dal titolo “Parole scure su sfondo chiaro” della collana L’antologica e nel 2015 il racconto “Lettera al mare” nell’antologia “Un mare di storie” pubblicata dalla casa editrice Memori. Ha scritto, inoltre, diverse filastrocche per bambini, tra cui “La salvezza del mondo”, che è entrata a far parte dell’antologia “Tutti i colori dei bambini” edita da Edizioni MontAg, e la raccolta dal titolo “Filastrocche di ieri, oggi e…domani”, che è stata pubblicata nel 2014 dalla Gilgamesh edizioni in formato e-book. Con l’associazione “I luoghi della scrittura” di San Benedetto del Tronto ha collaborato alla realizzazione di diversi testi: “Racconti con gusto”, “Margaret Ogilvy e Ai cinque” e Favolà. Ha scritto recensioni letterarie per il blog Leggere54 e attualmente scrive articoli per Ilquotidiano.it e per il trimestrale russo “Mosca oggi”. La coautrice del libro, Olga Merli, è laureata in psicologia ed è una sceneggiatrice cinematografica e televisiva, esperta nel settore della cronaca nera, che ha esordito nel 2011 con il racconto “Memorie di un assassino” all’interno della Collana Noir “DieciLune-AnimeBuie” (BAE Edizioni).

 

“Cento ali di libellula” è una raccolta di otto storie vere di donne che coprono un arco di tempo che va dagli anni '40 ai giorni nostri: storie di sofferenza, rinuncia, sacrificio, violenza, coraggio e riscatto, tutte inserite nel contesto di un centro d'ascolto per donne in difficoltà che, confrontando il proprio doloroso vissuto con quello di altre donne del passato e del presente e rispecchiandosi in loro, dovrebbero trovare la forza per superare le proprie difficoltà e, come libellule, ricominciare a volare. Storie, dunque, al femminile, ambientate sia in Italia e sia all’estero, proprio perché i sentimenti e le emozioni sono e saranno sempre universali. Il testo, in realtà, non è un vero e proprio lavoro a quattro mani, ma un progetto, sentito e fortemente voluto, di collaborazione reciproca attraverso cui le due autrici, ciascuna con la propria sensibilità, il proprio stile e la propria esperienza, hanno redatto quattro racconti a testa, riuniti poi in una cornice organica e unitaria che fa loro da raccordo.

 

Donne, dunque, ai margini della così detta normalità, donne sopra le righe, donne che hanno sperimentato sulla propria pelle l’asprezza della vita e, talvolta, persino il dramma di una morte prematura, proprio come è accaduto alla cantante afroamericana Billie Holiday, artista dalla vita travagliata e dal raro talento, cui sarà dedicato l’omaggio musicale, momento culminante della serata che, come al solito, seguirà un percorso che, come una corda sottile, legherà letteratura e musica, parola scritta e parola cantata.

 

Pescarese di nascita, Claudio Filippini si è diplomato giovanissimo in pianoforte presso il Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo. Vincitore del primo premio al concorso europeo per piano solo “Yamaha Music Foundation Of Europe” e del premio “Massimo Urbani”, nel corso degli anni Claudio Filippini ha sviluppato un suo stile personale ben preciso e definito e si è esibito sui palcoscenici di tutto il mondo insieme ad artisti italiani e stranieri, tra cui Wynton Marsalis, Ben Allison, Tony Scott, Mike Stern, Noa, Maria Pia De Vito, Simona Molinari, Enzo Pietropaoli, Fabrizio Bosso, Lorenzo Tucci, Maurizio Rolli, Nicola Conte, Roberto Gatto, Stefano Di Battista, Fabio Zeppetella, Alfredo Paixao, Israel Varela. Nel 2008 ha realizzato “Space Trip”, un concept album per trio jazz ed elettronica, che ha ottenuto un grande successo di critica; dal 2010 al 2015 è stato il pianista della band di Mario Biondi con cui si è esibito in numerose tournée nei più grandi teatri italiani e stranieri; nel 2011 ha pubblicato il cd “The Enchanted Garden”, registrato in trio con Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo e, nello stesso anno, ha registrato con Fabrizio Bosso il cd “Enchantment”, un omaggio a Nino Rota. Nel 2013 in trio con Palle Danielsson al contrabbasso e Olavi Louhivuori alla batteria, ha realizzato gli album “Facing North” e “Breathing in Unison”, ottenendo anche stavolta un notevole consenso di critica. Nel 2015 Claudio Filippini è ritornato in testa al suo trio italiano con Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo, pubblicando l’album “Squaring The Circle” e ha poi fondato il sestetto “DIRTY 6” con il quale si è esibito all’Umbria Jazz Winter 2015 come autore dei brani e degli arrangiamenti.

Diplomata in violino al Conservatorio “N. Piccinni” di Monopoli, musicista originale e innovativa, Luisiana Lorusso ha sempre abbinato gli studi accademici di perfezionamento alla sua grande passione per il jazz, grazie alla quale ha vinto diversi concerti nazionali per voci nuove. La sua attività concertistica spazia dalla musica classica al teatro, dal jazz al pop fino al rock, vantando collaborazioni con artisti di diversi ambiti musicali come, ad esempio, Enrico Rava, Stefano Bollani, Roberto Gatto, Jimmy Cobb, Dionne Warwick, Liza Minnelli, Tony Scott, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Mina, Gino Paoli, con cui si è esibita anche in veste di cantante, e con le due più importanti orchestre: l’orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e la Filarmonica della Scala di Milano. Animata da una sempre viva e costante curiosità, Luisiana Lorusso continua ad approfondire le sue conoscenze nell’ambito della musica “extra colta”, jazz e contemporanea. La sua musica, infatti, che racchiude calore, colore e senso della struttura musicale, mescola sonorità etniche e reminiscenze di musica colta, potente risultato di un’ampia e complessa sperimentazione musicale. Quest’anno ha fondato l'etichetta discografica "Wize Up" con l'intento di produrre e promuovere musica di ricerca a carattere prevalentemente improvvisativo e in questo periodo sta lavorando al suo disco di prossima uscita.

In duo con Claudio Filippini ha realizzato il cd “My Billie’s Blue”, un prodotto raffinato e di alto livello, in cui i due artisti hanno rielaborato in chiave personale diversi brani che hanno reso nota la bravissima cantante Billie Holiday e che loro stessi hanno sentito più vicini alla propria sensibilità e al proprio vissuto, pur rispettando, anzi, valorizzando ciascuno la propria provenienza musicale, le proprie esperienze professionali e le proprie potenzialità espressive. Una parte dei proventi del cd sarà devoluta all’associazione umanitaria “Terres del hommes”, a sostegno dei bambini e delle famiglie dei profughi siriani.

Il pubblico di In Art avrà, dunque, la fortuna e il privilegio di compiere un viaggio emozionale intenso e ricco di sfumature, in cui, ancora una volta, la bellezza, l’incanto e la forza delle parole e della musica lo condurranno verso orizzonti che spesso sembrano addirittura irraggiungibili.

02/12/2016





        
  



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