Collocata su un gruppo di colline che digradano dolcemente vero il mare, sulla strada che da Porto Potenza Picena conduce verso il paese alto, sorge villa Buonaccorsi, risalente al XVI secolo e costruita sui resti di un insediamento precedente.

La villa, da sempre appartenuta alla famiglia Buonaccorsi, originaria di Macerata, ha subìto modifiche e rimaneggiamenti nel corso del Settecento per opera dell’architetto Pietro Bernasconi, uno dei più stretti collaboratori del Vanvitelli, e tutt’oggi presenta al suo interno stanze e saloni riccamente e finemente decorati. Si tratta di un variegato complesso costituito, oltre che dalla residenza padronale, anche da scuderie, da una chiesetta barocca, da una limonaia, e soprattutto da un vasto parco, che rappresenta uno dei più rari e splendidi esempi di giardino all’italiana. Progettato probabilmente dall’architetto Andrea Vinci, questo enorme giardino settecentesco, rimasto quasi intatto in tutti i suoi particolari, conserva ancora oggi struttura e caratteristiche tipiche del Settecento ed è sicuramente la principale attrazione della villa. Rivolto verso sud-est, il parco si dispiega su un lato di una collina spingendosi fino alla valle che accoglie il corso del torrente Asola e si divide in cinque terrazze, ognuna diversa dall’altra, ma tutte decorate da aiuole fiorite e ben curate. L’atmosfera di pace e di tranquillità che vi si respira, i colori dei fiori e i profumi che sprigionano, i giochi d’acqua, le nicchie e le statue che lo adornano contribuiscono ulteriormente a rendere questo parco una vera perla del nostro entroterra, da cui si può anche godere di una meravigliosa vista sul panorama circostante.

Appartiene al giardino anche un bosco all’inglese con un laghetto artificiale, dove piante e alberi di vario genere creano un ambiente rilassante e piacevole. Un viaggio nel passato, dunque, che inizia tra i vialetti, le siepi e i prati variopinti dell’immenso parco settecentesco per continuare nei vasti saloni dipinti dall’aria un po’ restò dell’edificio, voluto dai proprietari come palazzo fortificato per controllare la loro tenuta agricola.

Questo luogo incantevole è però anche avvolto dal mistero e da un’oscura fama. Sembra, infatti, che il fantasma del conte Guidobaldo Buonaccorsi, che in una notte di dicembre del 1626 uccise, nel buio di queste stanze, alcuni cugini a causa di un’eredità di cui era stato ingiustamente derubato, compaia periodicamente durante le notti senza luna, avvolto nel suo lungo mantello nero e armato di una scure luccicante, per commettere altri delitti.

Ma al di là di qualunque leggenda, questo resta un luogo magico e affascinante, perso tra le colline marchigiane e a pochi chilometri dal mare Adriatico, interessante e suggestiva meta di visite e di eventi culturali e ricreativi, a metà strada tra sogno e realtà.