Tutti in piedi, ad applaudire Renato Pozzetto, Arancia d'Oro 2015.

E' terminata così, la prima serata della 31^ edizione del Festival Cabaret Amoremio!, con la consegna da parte del Sindaco Enrico Piergallini, del premio che il Festival dell'umorismo più antico d'Italia assegna agli artisti di lunga carriera che si sono distinti nel variegato mondo della comicità.

La motivazione dell'omaggio, opera di fattura artigianale, rappresentato da un'arancia, simbolo della città di Grottammare, montata su una composizione di pietre dure: "Per aver completamente ribaltato il concetto di comicità in voga fino agli anni Sessanta, inventando dai locali di porta Ludovica nel centro di Milano - frequentate dai più grandi pittori dell'epoca - un umorismo surreale ancora oggi d'avanguardia, punto di riferimento per le nuove generazioni".

Sul palco i conduttori, Enzo Iacchetti, che del festival è "anche", e principalmente il direttore artistico, e Laura Freddi, collaudata coppia vincente, alla guida di questa nuova edizione.

L'entrata in scena di Renato Pozzetto è stata caratterizzata dal suo dialogo con Enzo Iacchetti, e dal racconto del suo esordio al fianco di Cochi.

In un affollato Parco della Rimembranza, ecco susseguirsi una serie di canzoni portate al successo dal celebre Pozzetto, sino all'esecuzione di "E, la vita, la vita", accompagnato da incitazioni del pubblico, che ha acclamato il comico-attore.

Nell'ambito del concorso, apertura non esaltante, con un pubblico che non si dimostra caloroso e neanche comprensivo, verso chi ha dovuto aprire la manifestazione.

Pubblico che dapprima si scalda solo alle gag di Marta e Gianluca, ossia Marta Zoboli e Gianluca De Angelis, affiatato duo, che propone esilarante sketch dello speed-date, con battute e tentativi di vario genere di approccio tra i due sessi.

Acclamata la Rimbamband: i cinque esilaranti suonatori-sognatori un po' suonati incantano, creano, emozionano e raccolgono applausi, strappando tantissime risate.

Sette i concorrenti della 31^ edizione: tra loro, spiccano e sono particolarmente applauditi, Massimo Valz Brenta, della provincia di Torino, calato nei panni di un venditore immobiliare, e i Bella Domanda, anche loro della provincia di Torino, che si esprimono con momenti di attualità, come quelli della ricerca di un posto di lavoro, effettuata tramite colloqui, che si dimostrano alquanto strani, ma che evidenziano una intesa comica che piace al pubblico.

Gli altri concorrenti sono Albert Huliselan Canepa (Selargius, CA), Guido Marangoni (Noventa Padovana, PD), Vincenzo Palazzo (Formia, LT), Luisanna Vespa (Roma), Valentina Virando (Torino).

Sette i minuti per convincere la giuria, qualcuno sfora il tempo e per questo soffrirà la penalizzazione nella serata di sabato 8 agosto.

Quest'anno, per la prima volta nella storia del festival, uno spettatore fa parte del collegio giudicante, tradizionalmente composto da esperti delle arti umoristiche e teatrali: Gino Troli (presidente AMAT-Associazione marchigiana attività teatrali), Guido De Maria (fumettista), Bibi Guarneri (promoter teatrale), Stefano Marcucci (autore e regista teatrale), Alessandro Ciarrocchi (presidente dell'associazione Lido degli Aranci, responsabile delle selezioni), Michele Rossi (ideatore del festival).

A questi, dunque, si è aggiunta, in qualità di giurata popolare, la signora Paola Santucci di Stroncone, sorteggiata tra gli abbonamenti venduti alla data del 4 agosto.

"Sorrisi (anche) nel deserto" è ormai nel cuore di Grottammare e di Cabaret, amoremio!.

I conduttori lo ricordano e invitano il pubblico a solidarizzare verso il popolo Saharawi, costretto a vivere profugo nel deserto del Sahara algerino dal 1975, con il quale il Comune di Grottammare è legato da un Patto di Amicizia.

Invitano a farlo in termini economici, tramite una libera offerta da esprimere all'uscita del Parco della Rimembranza.

Nuovo appuntamento stasera, sabato 8 agosto.

Con la seconda esibizione dei concorrenti, con Dario Ballantini, Le Scemette, gruppo composto da sette fra le migliori comiche in circolazione, e con Lino Banfi, altra Arancia d'Oro 2015.