Agostini: “Castelli si adoperi per i problemi della sanità locale”
Ascoli Piceno | Il deputato del Pd difende il consigliere Francesco Ameli dalle accuse lanciate dal sindaco di Ascoli: “Invece di offendere le persone scenda nel merito delle questioni”.
Luciano Agostini
Pubblichiamo la lettera dell' On. Agostini in risposta alle dichiarazioni del Sindaco Castelli sui lavori per la costituzione dell'Area Vasta 5.
"Non avevo dubbi conoscendo oramai Castelli dall'inizio della sua carriera politica, da quando "non toccava palla" per dirla utilizzando il gergo calcistico, che anche questa volta avrebbe fatto l'unica cosa che è capace di fare e cioè attaccare le persone perché nulla ha mai saputo dire nel merito delle questioni. Tra l'altro, vedere un giovane che contrariamente a lui nel merito dei problemi sa toccare palla gli dà enormemente fastidio e lo irrita a tal punto da farlo ricorrere all'insulto personale. Un metodo non certo nuovo alla sua parte politica e tipico della doppiezza della destra più greve ed estremista che abbiamo conosciuto in Italia. Mi pare che a Castelli non abbia giovato neppure il restare nel limbo durante il periodo in cui sembrava che Berlusconi fosse caduto in disgrazia anche perché oggi, da quello che ci è dato sapere, sembra che lo stesso sia rientrato nel club politico del "bunga bunga".
Sulla chiusura del reparto di Psichiatria, nulla ha saputo dire, così come nulla ha saputo dire sulla chiusura dei reparti di Malattie infettive e Neurologia, così come nulla ha saputo dire sulla chiusura di Radioterapia né sul grave allungamento delle liste d'attesa, né sul rapido depauperamento degli altri servizi sanitari. Castelli sa benissimo che non mi sono mai tirato indietro per difendere il nostro territorio anche quando provvedimenti sfavorevoli venivano adottati da governi politicamente a me vicini mentre lui ha sempre difeso l'operato dei governi di centrodestra che tanto male hanno prodotto al nostro paese. Chiedo però al sindaco Castelli cosa c'entrino in questa vicenda Spacca e la Regione. Come lui ben sa il problema è che il direttore ed i suoi "consigliori" stanno di fatto applicando in maniera distorta i principi che sono alla base della costituzione dell'Area Vasta 5. Sul piano sanitario regionale approvato da Spacca e dalla sua giunta, c'è scritto che l'istituzione di questo nuovo assetto doveva servire a mantenere e potenziare i servizi diminuendo primariati e vertici dipartimentali. Nel caso di Psichiatria, è stato fatto esattamente il contrario. Si sono mantenuti due capi dipartimento e due primari eliminando i posti letto e quindi più privilegi e meno servizi ai cittadini. E la cosa più preoccupante, come accaduto altre volte, è che di tutto questo Castelli non si è neppure accorto. Poi come una litania oramai stantia, mette di mezzo come in questo caso, il presidente della Regione.
Dalla sua stizzita risposta, si evince la sua conosciuta e dilatata presunzione con cui tenta di dimostrare che la ragione di tutti i mali della Sanità ascolana provenga dal fatto che lui non abbia potuto avere una poltrona in più, quella di presidente della Conferenza dei sindaci. Castelli ignora con molta probabilità che, con l'autorevolezza che gli deriva dal fatto di essere primo cittadino della città capoluogo, avrebbe potuto porre all'attenzione i problemi della Sanità locale e avanzare ipotesi di soluzione, ma questo Castelli non lo fa, non lo ha mai fatto, anche se continuo ad augurarmi che lo possa fare in futuro. Mi pare troppo semplice da parte di uno che da anni mangia esclusivamente pane e politica, prendersela con un giovane consigliere comunale, offendendolo personalmente, consapevole di non aver saputo dare a lui neppure una minima risposta di merito. E' costume del sindaco di Ascoli che ad argomentazioni dimostrate e ben specificate come quelle di Ameli rispondere solo con l'insulto. Castelli non sopporta, non avendo mai, sul piano culturale, avuto dimestichezza con le regole democratiche, chi gli fa opposizione e ha sempre pensato che questa potesse risolversi con qualche relazione consociativa. Invece vorrei ricordargli che l'opposizione esiste ed è viva nel consiglio comunale e si è rinvigorita con l'ingresso del consigliere Ameli. Castelli se ne faccia una ragione per i pochi mesi che gli restano da sindaco. E magari, ogni tanto, faccia cose utili per i cittadini."
On. Luciano Agostini
Partito Democratico
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12/11/2013
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