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La stasi del Comune di Spinetoli colpisce ancora

Spinetoli | Il Comune di Spinetoli rischia di far perdere 10.000 euro alla scuola media Giovanni XXIII di Pagliare.

di I docenti coinvolti nel progetto

La scuola media Giovanni XXIII di Spinetoli

Ancora una volta l'Amministrazione Comunale di Spinetoli finisce per ostacolare le attività educativo-didattiche della Scuola Media Giovanni XXIII di Pagliare.
Nel gennaio dell'anno in corso, gli insegnanti coinvolti nel Progetto "L'essenza della terra" erano entusiasti ed orgogliosi di riferire, a mezzo stampa, alla comunità locale che avendo vinto un concorso, si erano aggiudicati un finanziamento regionale di 10.000 euro per avviare un'attività didattica che prevedeva la realizzazione di un giardino di piante aromatiche, officinali e fiorite da cui ricavare delle essenze per la produzione di profumi. Fin da subito la Scuola si è attivata inviando una richiesta di autorizzazione per l'utilizzo del terreno, di proprietà comunale, ma destinato all'ampliamento scolastico, come da piano regolatore vigente.

A tale domanda, dopo due mesi, non perveniva alcuna risposta. Al contrario la scuola riceveva dalla Regione un'inaspettata richiesta di verifica di fattibilità del progetto in quanto "un singolo cittadino" metteva in discussione la salubrità e l'idoneità dell'area utilizzata ed affermava, senza conoscere nel merito la proposta di progetto, che essa avrebbe arrecato fastidi e disagi ai cittadini residenti nella zona. Tra l'altro, è da circa 15 anni che la scuola utilizza lo stesso terreno per progetti ambientali.
Quali fastidi e disagi potrebbe mai arrecare un semplice giardino? E come mai, se la zona è insalubre il "premuroso cittadino" vi risiede? E se così fosse, non dovrebbe essere chiusa immediatamente tutta la scuola?

A seguito di questa lettera, il 25 febbraio scorso, si è tenuta una riunione tecnica con il Dirigente Scolastico, il Sindaco e l'Ingegnere Tecnico del Comune, i rappresentanti dei genitori del Consiglio di Istituto, i docenti coinvolti della Scuola Media e dell'ITI di Ascoli Piceno. Da tale riunione scaturiva la chiara intenzione dell'Amministrazione di autorizzare l'uso del terreno nonché di destinare l'area recintata ad "aula verde" della scuola. Tutt'oggi, dopo vari solleciti, e dopo che anche l'ARPAM ha notificato al comune l'esito delle analisi ambientali, la Scuola non ha ricevuto risposte.

Considerato che siamo fuori tempo massimo, ci chiediamo cosa o chi il Comune abbia aspettato per concedere l'autorizzazione? Forse la Scuola non rientra tra le priorità degli Amministratori? Forse ci sono interessi superiori che suggeriscono di sacrificare un'opportunità di crescita formativa dei ragazzi? Onestamente ci sentiamo delusi da tale comportamento indifferente e irriguardoso. Non è la prima volta che la Scuola non viene tutelata dall'attuale Amministrazione la quale permette invece ad un privato di interferire nelle opportunità di crescita didattico-educativa offerte dalla scuola. Ricordiamo che ciò era già avvenuto con la chiusura dell'oasi ecologica e dello stagno.

La Scuola non ha chiesto soldi, quelli li aveva trovati vincendo un concorso, la Scuola chiedeva solo supporto burocratico per sviluppare idee, iniziative e progetti innovativi e affascinanti che già in passato avevano riscosso il riconoscimento di autorevoli esperti.
Purtroppo non è più tempo per la preparazione del terreno e per la piantumazione! 10.000 euro stanno andando in fumo, la Scuola e la Comunità stanno perdendo un'altra opportunità e noi insegnanti il nostro entusiasmo!

Gli insegnanti della scuola media coinvolti nel progetto Antimiani Sandra, Benedetti Serenella, Ciabattoni Ciro, Falasca Zamponi Nicolino, Foschi Galileo e Seghetti Laura.

02/04/2013





        
  



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