"Per l'ennesima volta il Presidente Rossi ha dimostrato ostilità e chiusura, nei confronti del Pd"
Ascoli Piceno | Ad affermarlo è una nota dell'Assemblea Provinciale che commenta il ritiro delle deleghe a Mandozzi: "Il Pd non può ritenersi più parte della maggioranza e gli assessori provinciali ed i consiglieri dovranno trarne necessariamente le relative conseguenze"
L'Assemblea Provinciale ritiene, come già evidenziato nei giorni scorsi dal Coordinatore Provinciale e dal Capogruppo Provinciale, che, in seguito alla decisione assunta dal Presidente Rossi, il PD non può ritenersi più parte della maggioranza e gli assessori provinciali ed i consiglieri dovranno trarne necessariamente le relative conseguenze.
L'Assemblea Provinciale stigmatizza il comportamento del Presidente che, oltretutto in maniera istituzionalmente incomprensibile, ha dimostrato ancora una volta la sua ostilità e chiusura, nei confronti del Pd e del suo gruppo dirigente.
Le dimissione immediate della delegazione in giunta e il ruolo di opposizione del gruppo dei consiglieri divengono quindi la inevitabile conseguenza di scelte unilateralmente assunte dal Presidente per mascherare le sue attuali esigenze elettorali e le insanabili divergenze programmatiche tra Rossi e il PD.
Il Coordinatore Provinciale e tutto il gruppo dirigente su mandato dell'Assemblea Provinciale assumeranno tutte le iniziative politiche possibili affinché nelle prossime elezioni provinciali ed in tutte le realtà territoriali che andranno al rinnovo dei rispettivi consigli comunali, si creino le coalizioni più ampie possibili ricercando il coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali, in particolare di quelle più moderate, che sono all'opposizione del governo Berlusconi.
L'Assemblea Provinciale, visto quanto accaduto, ritiene molto auspicabile perseguire la omogeneità tra la coalizione provinciale e quelle locali per poter dispiegare il massimo della capacità elettorale del nostra Partito e delle coalizioni stesse.
L'Assemblea Provinciale ritiene di non condividere assolutamente le nomine recentemente fatte per il Consind dalla Regione Marche, in spregio della situazione politica provinciale, del dibattito emerso sulla divisione della Provincia e sui principali responsabili delle scellerate scelte effettuate.
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09/04/2009
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