Andrenacci: "Tutta colpa del comitato del No"
Porto Sant'Elpidio | Il sindaco elpidiense sul verdetto che salva il cinema e blocca i progetti per la piazza: "Siamo stufi, sono sempre le stesse persone che da anni vogliono bloccare questa città; non ne possiamo più e lotteremo in ogni sede".
di Pierpaolo Pierleoni
Il sindaco di Porto Sant'Elpidio Mario Andrenacci
"E' arrivato il parere del Comitato tecnico scientifico di Roma sul cinema Beniamino Gigli. No, ovviamente non ci lascia indifferenti. Anche perchè apre scenari allarmanti". Così, le prime parole del sindaco Mario Andrenacci, per affrontare il pesante verdetto del comitato del Ministero per i beni culturali. Il cineteatro sarà vincolato perchè si ritiene meriti di essere salvaguardato e recuperato, l'intera piazza sarà sottoposta a verifica, si invita infine ad un progetto di migliore qualità urbana. Peggio di così, all'Amministrazione comunale di P.S.Elpidio, non poteva andare.
La reazione è stupita e arrabbiata insieme. "Le decisioni del Comitato tecnico scientifico ci lasciano sconcertati - dice Andrenacci, contornato da assessori e consiglieri di maggioranza - Avevamo un progetto per rendere la piazza il centro della vita cittadina. Ci hanno impedito di farlo. Hanno impedito di fare ciò che la città nel modo più democratico ha chiesto, votando alle elezioni un anno fa un sindaco che ha messo chiaramente il progetto piazza nel suo programma elettorale, mentre gli altri tre candidati hanno proposto cose diametralmente opposte. Più chiara di così la città non poteva essere".
Ricorda le tappe della telenovela piazza, Andrenacci, i due pareri positivi della Soprintendenza (aprile 2007 e novembre 2008) che nulla opposero all'abbattimento. Evita commenti, Andrenacci, sugli sviluppi futuri. Prima vuole parlare con la Soprintendente Anna Di Bene. "Ho chiesto un incontro urgentissimo. Non mi faccio illusioni, nella documentazione inviataci la Soprintendenza ha già precisato che ‘si atterrà scrupolosamente' alle indicazioni del Comitato tecnico scientifico. Ma prima voglio questo colloquio, poi parlerò con la maggioranza. Ci riserviamo di mettere in piedi tutte le azioni opportune. Un ricorso al Tar? Non lo escludiamo".
Andrenacci si sfoga poi con quelli che ritiene artefici della clamorosa debacle del progetto piazza. "Porto S.Elpidio non merita questo - sottolinea il primo cittadino - Si sono messi insieme movimenti, ambientalisti, forze di estrema sinistra e di centrodestra, pur di bloccare un percorso. Non si rendono conto che questo potrà solo produrre uno stallo che non si può quantificare. Per qualche decennio ce lo porteremo dietro. Avremo un'altra Fim in piazza. L'azione di queste persone porterà forse a un vincolo totale, forse persino sulle facciate degli edifici privati di piazza Garibaldi. Se è questo che vogliono, li aspetto in piazza. Non mi sottraggo al confronto. Questi soggetti si sono opposti su tutte le grandi decisioni. Sul casello autostradale, sulla darsena, sulla Fim. Siamo stufi. Ci ribelliamo a chi penalizza la città. La maggioranza è compatta, la città è con noi. Chiamerò cittadini, commercianti, associazioni perché sono convinto che la stragrande maggioranza della città sia dalla nostra parte".
Ma ci potrà essere un compromesso che consenta di salvare qualcosa del progetto piazza? "Già un anno e mezzo fa - conclude Andrenacci - ho scritto alla Soprintendenza, dando la disponibilità ad integrare il progetto, inserendo anche alcune parti del vecchio cinema, per mantenere tracce del passato. Ma nessuno mi ha mai dato una risposta".
Inflessibile, invece, il sindaco, sull'ipotesi di annullare il progetto. "E' inaccettabile. Anche per rispetto di chi ci ha lavorato, non si può cancellare il lavoro di 6 anni". Parole dure sulla maestra Angela Serafini, protagonista della battaglia per salvare il Gigli. "Chiede di rifare subito la piazza? Davanti al comitato di Roma ha persino detto che la copertura dell'ex cinema sarebbe servita per preservarlo. Con lei c'era il consigliere Mazzoni. Queste fantasie ci portano oggi a passeggiare in questa piazza. Non ci rimandino addosso la responsabilità. Noi un progetto lo abbiamo e saremmo pronti a partire domani. Un progetto che ha messo insieme accordi con i privati e progetti per l'intero centro cittadino. Purtroppo stiamo fermi, ed è solo per colpa loro".
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08/04/2009
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