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Una folla per la legalità: in 1000 per ascoltare Saviano e don Merola

Porto Sant'Elpidio | Teatro delle api straripante per la presenta del parroco e dello scrittore anticamorra; esordio col botto per l'associazione Attivamente, e tanti spunti di riflessione per un appuntamento di grande interesse.

Il Teatro delle Api affollatissimo. I 408 posti disponibili insufficienti ad ospitare l'enorme afflusso di gente accorsa per ascoltare i paladini della giustizia. Anche le gradinate ben presto riempite, e per gli ultimi arrivati la consolazione della diretta audio, vista l'impossibilità di accedere all'interno della struttura.

Oltre 1000 persone per partecipare a Porto Sant'Elpidio al convegno "Dall'impegno straordinario di pochi all'impegno ordinario di molti", un esercito per la legalità che ha sorpreso anche i due ospiti della serata: il parroco anticamorra don Luigi Merola e lo scrittore/ giornalista Roberto Saviano.

La musica dei Subsonica che fa da colonna sonora al filmato di apertura del convegno e sullo schermo scorrono a go-go i titoli dei giornali che parlano del coraggio dei due protagonisti dell'incontro.

"Da questa sera siamo meno soli" esordiscono i due ospiti, e poi, la parola a don Luigi Merola che affascina il pubblico con il racconto della sua esperienza. "Punito" per aver aiutato una famiglia ad uscire all'usura senza aver chiesto autorizzazione al vescovo, il giovane parroco finisce in un paesino del napoletano abbandonato dalla Chiesa e dallo Stato: Forcella. "Qui ho incominciato a rompere le scatole alla criminalità" , dice Don Merola, e da lì le minacce di morte che hanno costretto le autorità ecclesiastiche a trasferirlo presso il Ministero della Pubblica Istruzione dove continua a promuovere il suo amore per la vita tra gli studenti delle scuole e tra i ragazzi della sua fondazione "'A Voce d'e creature" che ha sede nella villa Bambù, confiscata alla camorra e assegnata nel 2006 al Comune di Napoli. E poi è tutto un j'accuse nei confronti della televisione, dello stato e della chiesa che tacciono e sono indifferenti ai mali della società.

Saviano colpisce con i numeri alla mano dichiarando come l'Italia sia un paese a capitale mafioso con i 100 miliardi di euro l'anno fatturati dalle due più importanti organizzazioni criminali e con il mercato della cocaina che supera di gran lunga quello del petrolio.

Poi si passa ai temi del riciclaggio dei rifiuti, della differenza tra stato e antistato che non esiste più, della corruzione della carta stampata e della politica. Il pubblico ascolta in silenzio e reagisce di tanto in tanto con uno scroscio di applausi che interrompono i relatori. L'Associazione Culturale "Attivamente" sembra, proprio, aver colpito nel segno e nelle parole del presidente Giovanni Bernabei già si legge l'intento di proseguire su questa strada con nuove iniziative culturali.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Sindaco Mario Andrenacci e dal coordinatore di "Attivamente" Marco Catini che hanno sottolineato quanto sia fondamentale il ruolo dei giovani per la crescita di una città. Alla fine Saviano saluta il pubblico con una nuova sfida: "Continuerò a scrivere per non dare pace alle persone che non mi sopportano" e da Don Luigi Merola un messaggio di speranza: "Anche se tutti i fiori saranno strappati nessuno fermerà la primavera".

17/03/2008





        
  



5+4=
Il numeroso pubblico che ha affollato il Teatro delle Api per Roberto Saviano e don Luigi Merola

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