I Carabinieri della Compagnia di Civitanova sono intervenuti, nella  notte, a Morrovalle in zona Pincio, centro storico della cittadina, ove  hanno scoperto un grosso tomaificio clandestino. Inusuale il luogo ove i cinesi avevano insediato la struttura in quanto sono più frequentemente  presenti nelle periferie, nelle zone industriali o in case di campagna,  per essere lontani da sguardi indiscreti.

Questa volta avevano scovato  un'anonima abitazione del centro storico, composta da due livelli  (appartamento e mansarda) ove al livello basso fabbricavano ed erano presenti i macchinari, mentre nella mansarda c'erano stipate brande per  avvicendare i lavoratori in faticosi turni di lavoro.

Alle 3 di notte  erano all'opera 13 cinesi, tutti clandestini; i datori di lavoro non  erano  presenti all'atto del controllo ma sono in corso indagini per giungere alla loro identificazione. Non era mai capitato che in un laboratorio vi  fossero impiegati esclusivamente lavoratori irregolari con documenti di  soggiorno e ciò è motivato dalla totale clandestinità anche del luogo di  lavoro.

I riscontri AFIS derivati dalle impronte digitali hanno fatto  scoprire le reali identità di tre di loro che, sotto altri alias, erano  stati espulsi dai Prefetti di macerata ed ascoli. Per loro è scattato  l'arresto per inottemperanza dei decreti di espulsione, tradotti alla  Casa  Circondariale di Camerino a disposizione della magistratura del capoluogo;  gli altri irregolari sono stati condotti all'ufficio stranieri della Questura.

L'attività, condotta essenzialmente dal Nucleo Operativo e  Radiomobile, ma che ha visto la collaborazione delle Stazioni di Morrovalle, Montecosaro e Civitanova Alta, ha impegnato nel complesso trenta militari.

(Foto d'archivio)