Non so quante volte l'ho ripetuto, magari fino alla nausea. Nel calcio non sempre le cose seguono una logica. Quindi attendersi che in un incontro vinca l'organico più tecnico e più esperto, è un'idea balzana e bislacca. Come si suol dire la palla è...quadrata. Quindi per metterla dentro ci vuole tecnica, carattere e fortuna. Ebbene la Lucchese aveva solo il primo requisito.

Tecnicamente era una spanna sopra la Samb e forse anche qualcosa di più. Ha macinato gioco dal primo all'ultimo minuto ma di palle gol ne ha create veramente pochine, appena due e ambedue nel secondo tempo. Ovvia bischeri! Ma son proprio bazecole per una squadra che è costata un patrimonio. E guarda caso l'unica palla gol nel primo tempo l'ha avuta la Samb. Olivieri, oggi perfetto assist man , serve una palla gol per Stillo. Però Stillo, solo davanti al portiere, si sente più cacciatore che atleta e centra quattro storni che sorvolavano il Riviera. Gol mancato ma cena assicurata.

La Samb è veramente in affanno a centrocampo e per il secondo tempo ci aspettiamo il peggio.

Ma la provvidenza ci soccorre benevola. Il signor Manera di Castelfranco Veneto caccia a malo modo De Simone. La vicenda avviene a gioco fermo. Cosa è successo? Probabilmente De Simone è un fautore del V-Day e quindi si becca un rosso diretto.

Il secondo tempo è più equilibrato. E' grazie!La Samb con un uomo in più... soffre meno, ma a fare gioco è sempre la Lucchese. I rossoblu proprio non sono capaci di organizzare il gioco. Anche l'ingresso di Palladini non ha alcun effetto pratico. L'unica cosa che sa fare questa squadra è contenere il gioco avversario. Lo fa con generosità e con grinta, soprattutto quando, con l'espulsione di Galeotti (doppio giallo), si ristabilisce la parità numerica.

Generosità e grinta proprio le qualità che difettano alla Lucchese. Per completare il trittico esposto sopra (tecnica,carattere e fortuna) manca il terzo elemento, quello che fa pendere l'ago della bilancia: la fortuna. Quella carta invece ce l'ha in tasca la Samb.

La fortuna di avere tra sue fila un jolly chiamato Olivieri. Il nostro Nikola, con una pennellata magistrale, disegna una traiettoria perfetta sulla quale scivola comodamente il pallone che va a depositarsi dolcemente tra Dei e Gazzoli, dove ad attendere c'è Giorgino. Tocco morbido del nostro centrocampista che scavalca, con un pallonetto, il portiere. Esulta il popolo rossoblu. E' il gol che ci regala i primi tre punti, proprio quelli che non ti aspetti. Che volete la palla è...quadrata.