Monta la violenza in città, dopo le recenti aggressioni nel centro storico aprutino contro poliziotti. E' stato arrestato al Pronto Soccorso dell'Ospedale "Mazzini" di Teramo, C.M., 35quenne di Mosciano S. Angelo (Te), per interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.

L'uomo, recatosi all'ospedale per farsi medicare - secondo la ricostruzione operata dalla Polizia di Stato - invece di attendere la regolare erogazione della prestazione sanitaria, non essendo un caso di urgenza, alterato contro il personale in servizio, iniziava ad inveire con urla e schiamazzi, anche introducendosi arbitrariamente nelle sale mediche ove i sanitari del pronto soccorso stavano visitando i pazienti. Occupando anche una barella, senza alcuna autorizzazione né necessità, intento a bere un brick di vino bianco portatosi al seguito, insultava ripetutamente anche i pazienti in attesa, creando indubbio panico per le possibili esasperazioni del soggetto.

L'immediato intervento di un'autopattuglia in servizio di prevenzione e controllo del territorio, consentiva di tranquillizzare l'animo dei presenti e degli operatori sanitari: solo il giovane non soddisfatto di quanto già fatto, si avventava contro gli Agenti, che lo contrastavano bloccandolo per evitare gesti inconsulti in danno dei cittadini. Lo stesso cercava ripetutamente di svincolarsi e di colpire con pugni i poliziotti, senza riuscirvi per la perfetta, piena ed efficiente azione di polizia che consentiva l'immobilizzo del soggetto, tratto in arresto, condotto in Questura e quindi associato alla locale Casa Circondariale.

A Sant'Omero, nel corso di un blitz dei carabinieri, sono finiti in manette 4 marocchini, con il sequestro di 9 chili di hashish. I militari del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Alba Adriatica hanno scoperto il bazar in un appartamento di Sant'Omero (Te). In manette sono finiti quattro fratelli marocchini, dei quali uno minorenne. Nella loro abitazione di Sant'Omero avevano nascosto, all'interno del vano sella di uno scooter, 22 panetti di hashish per un peso complessivo di 9 chili.

I quattro - la più grande di 29 anni, il più giovane appena 14enne - avevano trasferito la droga in auto dal loro paese d'origine e si apprestavano a piazzarlo sul mercato. Secondo i carabinieri, al comando del capitano Pompeo Quagliozzi, il quantitativo di droga era destinato al mercato locale della tossicodipendenza, a prezzi dieci volte maggiori rispetto al costo d'origine e il suo valore complessivo ammonta a circa 100 mila euro. I tre maggiorenni sono stati rinchiusi nel carcere di Castrogno a disposizione del magistrato per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti. Il minorenne è stato affidato alla procura minorile del carcere di L'Aquila.