“Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese”, è questo il titolo dell’ultimo libro di Aldo Nove, che sarà presentato domani (14 novembre) alle 21.15 nella Sala degli specchi della biblioteca Mozzi-Borgetti, in piazza Vittorio Veneto 2.

L’evento, organizzato dal Comune di Macerata, in collaborazione con l’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea “Mario Morbiducci, è inserito nel programma di “Libriamoci: in biblioteca letteralmente fantastico”, settore dedicato alla narrativa e all’incontro con gli autori, dell’annuale progetto di lettura “Libriamoci”.

Composto da interviste a cui, di volta in volta, si affiancano commenti e racconti dell’autore sul sogno perduto di una generazioni di adulti costretti a forza a rimanere bambini, il testo dello scrittore di Viggiù è un reportage sul mondo del lavoro precario, nonché un racconto su persone vere.

Prendendo in prestito dal giornalismo forme di narrazione come il reportage e l’intervista, Aldo Nove, già ospite di “Libriamoci” nel 2004, torna alla letteratura “impegnata” per raccontare lo stato attuale della società italiana. Una società in cui, come racconta l’autore, è facile incontrare tirocinanti in studi di avvocati che si mantengono facendo i camerieri, ragazzi che a vent’anni fanno un lavoro “di relazioni e di successo” o stagisti a vita.

Lo scrittore, che parteciperà all’incontro,” parlerà della sua opera e risponderà alle domande di chi vorrà intervenire.

Presenti alla serata anche Matteo Pintucci del NIdil/Cgil e un rappresentante della Cisl.