Seminario internazionale sulla lotta alla tratta degli esseri umani
| MACERATA - La commissione provinciale pari opportunità rappresentata a Roma
In Europa, secondo una stima dell’Organizzazione internazionale del lavoro, sono quasi due milioni e mezzo le persone vittime della “tratta di esseri umani”, in prevalenza donne e bambini. Un fenomeno che sta assumendo dimensioni davvero allarmanti e che, nel 43% dei casi, riguarda lo sfruttamento sessuale.
Del preoccupante problema si è parlato a Roma in un seminario internazionale organizzato dal Consiglio d’Europa al quale ha partecipato la vice presidente della Commissione provinciale per le Pari opportunità, Lucia Pistelli. Erano stati invitati a intervenire i rappresentanti delle istituzioni, degli organismi di Parità, delle associazioni e degli enti preposti all’attuazione dei progetti di protezione e reinserimento delle vittime della “tratta”.
Oltre ai rappresentanti italiani, con a capo il ministro per i Diritti e le Pari opportunità, Barbara Pollastrini, erano presenti quelli di Spagna, Portogallo, Svizzera, Albania, Malta, Grecia e Turchia. “Il seminario è stato un’occasione di dialogo e di scambio di esperienze e proposte sui temi in discussione – spiega Lucia Pistelli – con l’obiettivo di prevenire la tratta, tutelare i diritti umani delle vittime e perseguire i trafficanti.
La tratta degli esseri umani costituisce infatti una violazione dei diritti della persona e un affronto alla dignità, all’integrità dell’essere umano e può ridurre le sue vittime in stato di schiavitù. Il territorio della provincia di Macerata, purtroppo, non è immune al fenomeno e quindi occorre affrontare il problema con la giusta consapevolezza”.
L’iniziativa svoltasi a Roma rientrava nell’ambito della Campagna europea di informazione sulla tratta degli esseri umani che il Consiglio d’Europa sta realizzando per sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare il dialogo fra Governi, autorità locali, organizzazioni non governative e società civile.
Nel 2005 a Varsavia è stata firmata la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro il traffico di persone e l’Italia è uno dei 30 Paesi che l’hanno firmata. “E’ il più importante strumento giuridicamente vincolante – sottolinea Lucia Pistelli – che permette di agire in maniera incisiva e coordinata rispetto alle raccomandazioni finora prodotte dallo stesso Consiglio d’Europa”.
Del preoccupante problema si è parlato a Roma in un seminario internazionale organizzato dal Consiglio d’Europa al quale ha partecipato la vice presidente della Commissione provinciale per le Pari opportunità, Lucia Pistelli. Erano stati invitati a intervenire i rappresentanti delle istituzioni, degli organismi di Parità, delle associazioni e degli enti preposti all’attuazione dei progetti di protezione e reinserimento delle vittime della “tratta”.
Oltre ai rappresentanti italiani, con a capo il ministro per i Diritti e le Pari opportunità, Barbara Pollastrini, erano presenti quelli di Spagna, Portogallo, Svizzera, Albania, Malta, Grecia e Turchia. “Il seminario è stato un’occasione di dialogo e di scambio di esperienze e proposte sui temi in discussione – spiega Lucia Pistelli – con l’obiettivo di prevenire la tratta, tutelare i diritti umani delle vittime e perseguire i trafficanti.
La tratta degli esseri umani costituisce infatti una violazione dei diritti della persona e un affronto alla dignità, all’integrità dell’essere umano e può ridurre le sue vittime in stato di schiavitù. Il territorio della provincia di Macerata, purtroppo, non è immune al fenomeno e quindi occorre affrontare il problema con la giusta consapevolezza”.
L’iniziativa svoltasi a Roma rientrava nell’ambito della Campagna europea di informazione sulla tratta degli esseri umani che il Consiglio d’Europa sta realizzando per sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare il dialogo fra Governi, autorità locali, organizzazioni non governative e società civile.
Nel 2005 a Varsavia è stata firmata la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro il traffico di persone e l’Italia è uno dei 30 Paesi che l’hanno firmata. “E’ il più importante strumento giuridicamente vincolante – sottolinea Lucia Pistelli – che permette di agire in maniera incisiva e coordinata rispetto alle raccomandazioni finora prodotte dallo stesso Consiglio d’Europa”.
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27/10/2006
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