Lettera aperta alla Croce Verde di Mogliano
| MANTOVA - A scriverla, l'associazione Club degli Alcolisti in trattamento di Mantova
Spett. Croce Verde di Mogliano (Mc)
Siamo venuti a conoscenza dell’iniziativa "3° Festa della Birra" organizzata dalla vostra associazione.
Ci permettiamo di portare alla vostra attenzione alcune riflessioni, certi di trovare quella sensibilità senza la quale non potrebbe essere adempiuto il vostro impegno sociale.
A diverso titolo, ci occupiamo di alcol e problemi alcolcorrelati da diversi anni. La constatazione dei danni causati dagli alcolici, che in Europa li collocano al primo posto come causa di morte nella fascia di età 15/29 anni, e l’enorme mole di sofferenza associata all’uso delle bevande alcoliche (birra compresa) rientra senz’altro nel novero delle vostre esperienze.
Basti pensare agli incidenti stradali, che in Italia sono in buona parte alcolcorrelati, ai problemi relazionali e alle violenze, anche familiari, agli infortuni, alle circa sessanta patologie, tra cui diversi tipi di tumori, per le quali l'alcol è importante fattore di rischio.
Ci viene difficile criticare un’iniziativa nata sicuramente con l’obiettivo di perseguire finalità sociali, ma nello stesso tempo non possiamo non rilevare che, nell’ambito della prevenzione dei problemi alcol correlati e della promozione della salute, tutti i maggiori esperti a livello internazionale indicano che la direzione da seguire è tutt’altra.
Le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su giovani e alcol ( http://www.aicat.net/direttore_europeo.htm e http://www.aicat.net/dichiarazione_sui_giovani_e_l'alcol.htm, ) sono molto chiare ed illuminanti a questo proposito, tra le altre cose suggeriscono di adoperarsi per ridurre il consumo complessivo di alcolici soprattutto nella popolazione giovanile.
Anche a seguito dei più recenti documenti OMS, in questo periodo in molte zone d'Italia si sta mettendo in discussione l'opportunità di organizzare manifestazioni (Feste della Birra, Feste del Vino) in cui già nel nome esplicitamente si promuove l'associazione tra alcol e divertimento: molte amministrazioni locali stanno negando il loro patrocinio a questi eventi, molte feste stanno cambiando di nome, trasformandosi in "Festa della Musica", o "Festa della Vita", o quant'altro.
A nostro modesto parere iniziative di solidarietà si esplicano meglio contrastando, e non promuovendo e festeggiando, le cause della sofferenza umana.
Cordiali saluti.
Siamo venuti a conoscenza dell’iniziativa "3° Festa della Birra" organizzata dalla vostra associazione.
Ci permettiamo di portare alla vostra attenzione alcune riflessioni, certi di trovare quella sensibilità senza la quale non potrebbe essere adempiuto il vostro impegno sociale.
A diverso titolo, ci occupiamo di alcol e problemi alcolcorrelati da diversi anni. La constatazione dei danni causati dagli alcolici, che in Europa li collocano al primo posto come causa di morte nella fascia di età 15/29 anni, e l’enorme mole di sofferenza associata all’uso delle bevande alcoliche (birra compresa) rientra senz’altro nel novero delle vostre esperienze.
Basti pensare agli incidenti stradali, che in Italia sono in buona parte alcolcorrelati, ai problemi relazionali e alle violenze, anche familiari, agli infortuni, alle circa sessanta patologie, tra cui diversi tipi di tumori, per le quali l'alcol è importante fattore di rischio.
Ci viene difficile criticare un’iniziativa nata sicuramente con l’obiettivo di perseguire finalità sociali, ma nello stesso tempo non possiamo non rilevare che, nell’ambito della prevenzione dei problemi alcol correlati e della promozione della salute, tutti i maggiori esperti a livello internazionale indicano che la direzione da seguire è tutt’altra.
Le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su giovani e alcol ( http://www.aicat.net/direttore_europeo.htm e http://www.aicat.net/dichiarazione_sui_giovani_e_l'alcol.htm, ) sono molto chiare ed illuminanti a questo proposito, tra le altre cose suggeriscono di adoperarsi per ridurre il consumo complessivo di alcolici soprattutto nella popolazione giovanile.
Anche a seguito dei più recenti documenti OMS, in questo periodo in molte zone d'Italia si sta mettendo in discussione l'opportunità di organizzare manifestazioni (Feste della Birra, Feste del Vino) in cui già nel nome esplicitamente si promuove l'associazione tra alcol e divertimento: molte amministrazioni locali stanno negando il loro patrocinio a questi eventi, molte feste stanno cambiando di nome, trasformandosi in "Festa della Musica", o "Festa della Vita", o quant'altro.
A nostro modesto parere iniziative di solidarietà si esplicano meglio contrastando, e non promuovendo e festeggiando, le cause della sofferenza umana.
Cordiali saluti.
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10/09/2006
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