Da stasera Città Medioevo: è l'anno del patto nuziale
Sant'Elpidio a Mare | Vie del centro di Sant'Elpidio a Mare rivivono l'atmosfera medievale: una quattordicesima edizione ricca di novità, per la regia di Rodolfo Craja
di Pierpaolo Pierleoni

città medioevo a sant'elpidio a mare
Il passato ritorna, più ricco, avvincente e spettacolare che mai. “La rinascita, la cerimonia, le feste popolari”: un titolo lungo per l’edizione numero quattordici di Città Medioevo, la grande rievocazione storica elpidiense in cui per tre giorni il centro storico si trasforma, percorre a ritroso i secoli fino a riportare il borgo e gli spettatori nelle suggestive atmosfere del periodo medievale. Leggenda, spettacolo e memoria reale che si incrociano per dar vita ad una manifestazione che si colloca ormai di diritto tra i grandi eventi estivi marchigiani e che offre una piacevole introduzione al tempo che fu in attesa della Contesa del secchio.
La manifestazione si terrà come sempre nell’ultimo weekend di luglio, da giovedì 27 a sabato 29, dalle 20 alle 24, per tutte le vie del centro storico, tra originali ambientazioni, evocazione di arti e mestieri dell’epoca, splendidi costumi e locande di contrada aperte agli avventori. E se l’anno scorso il tema scelto era stato quello della peste, con l’arrivo di uno sconosciuto in una comunità fiaccata dall’epidemia, l’edizione 2006, in continuità con l’anno precedente, sarà, come recita anche il titolo, quella della rinascita.
La città, fiaccata dopo il tempo oscuro del dolore e della sofferenza, tornerà alla propria vita quotidiana e riacquisterà il suo fascino, tra danze, banchetti, feste e celebrazioni. Anche quest’anno, oltre alle singole scene che ogni contrada provvederà ad allestire nei rispettivi rioni, l’organizzazione, curata dal regista Rodolfo Craja, proporrà un’ambientazione omogenea, con un rapporto di scambio e collaborazione tra le contrade e le delegazioni ed alcuni allestimenti che richiederanno l’apporto collettivo.
Tante le novità: tutto parte, quest’anno, da una solida base storica, una bolla papale del 1259 in cui a S. Elpidio si nominava un reggente e si convocava un primo arengo per l’elezione del podestà. Da questo pilastro ritrovati negli archivi comunali, si è costruita un’affascinante storia di alleanze ed intrighi politici tra le famiglie nobili per arrivare al controllo della città, che ha portato ad un matrimonio per sancire l’alleanza tra due famiglie storiche di S. Elpidio, i Gherardini ed i Fassitelli.
Nei tre giorni di Città Medioevo vedremo allora diverbi tra nobili e popolani delle contrade del borgo, si festeggeranno le nozze tra i due giovani rampolli, si assisterà al banchetto, fino all’elezione del primo podestà del borgo elpidiense. Non basta: nella giornata conclusiva, verranno inscenate anche discussioni e liti tra le comari delle contrade per attingere l’acqua al pozzo: l’espediente che, come vuole la leggenda, diede l’avvio all’acerrima rivalità tra quartieri ed all’indizione della Contesa, e che sarà inscenato dalle attrici del Borgo Marinaro. Un progetto molto ricco ed elaborato quindi, in cui ogni contrada o delegazione ha ricevuto un ruolo ben delineato all’interno della rappresentazione.
La Nobile San Giovanni sarà la zona delle armi, custode militare delle mura, affiancata dalla delegazione di Castel di Castro; la Magnifica Santa Maria sarà zona d’ arti, con le botteghe dei maestri dell’epoca, tra cui verrà ricreata quella di Vittore Crivelli, lo straordinario artista veneto che tante bellezze ha lasciato nel fermano ed in particolare in terra elpidiense. La San Martino e la Contrada Cavaliera Sant’Elpidio saranno impegnate nell’allestimento del matrimonio.
Altra novità tutta da apprezzare per il 2006, la riapertura, nelle tre giorni di Città Medioevo, di alcuni palazzi storici della città, appartenuti a prestigiose famiglie nobili di cui si andrà a ricreare la affascinanti e sfarzose ambientazioni domestiche. Dai Massi ai Sinibaldi, dai Magnalbò ai Medaglia, alcuni nomi storici della città, i cui gonfaloni sfilano ancora il giorno della Contesa, verranno così rievocati. 4 euro il costo d’ingresso al centro storico, possibile anche acquistare l’abbonamento per le tre serate, ad 8 euro. Insomma tanto da vedere, tanto da godere e da apprezzare per una festa che ormai è un richiamo per tutta la regione, un evento per gli elpidiensi, una gustosa apertura in vista della Contesa del Secchio, ma soprattutto un impedibile patrimonio per tuta Sant’Elpidio a Mare.
La manifestazione si terrà come sempre nell’ultimo weekend di luglio, da giovedì 27 a sabato 29, dalle 20 alle 24, per tutte le vie del centro storico, tra originali ambientazioni, evocazione di arti e mestieri dell’epoca, splendidi costumi e locande di contrada aperte agli avventori. E se l’anno scorso il tema scelto era stato quello della peste, con l’arrivo di uno sconosciuto in una comunità fiaccata dall’epidemia, l’edizione 2006, in continuità con l’anno precedente, sarà, come recita anche il titolo, quella della rinascita.
La città, fiaccata dopo il tempo oscuro del dolore e della sofferenza, tornerà alla propria vita quotidiana e riacquisterà il suo fascino, tra danze, banchetti, feste e celebrazioni. Anche quest’anno, oltre alle singole scene che ogni contrada provvederà ad allestire nei rispettivi rioni, l’organizzazione, curata dal regista Rodolfo Craja, proporrà un’ambientazione omogenea, con un rapporto di scambio e collaborazione tra le contrade e le delegazioni ed alcuni allestimenti che richiederanno l’apporto collettivo.
Tante le novità: tutto parte, quest’anno, da una solida base storica, una bolla papale del 1259 in cui a S. Elpidio si nominava un reggente e si convocava un primo arengo per l’elezione del podestà. Da questo pilastro ritrovati negli archivi comunali, si è costruita un’affascinante storia di alleanze ed intrighi politici tra le famiglie nobili per arrivare al controllo della città, che ha portato ad un matrimonio per sancire l’alleanza tra due famiglie storiche di S. Elpidio, i Gherardini ed i Fassitelli.
Nei tre giorni di Città Medioevo vedremo allora diverbi tra nobili e popolani delle contrade del borgo, si festeggeranno le nozze tra i due giovani rampolli, si assisterà al banchetto, fino all’elezione del primo podestà del borgo elpidiense. Non basta: nella giornata conclusiva, verranno inscenate anche discussioni e liti tra le comari delle contrade per attingere l’acqua al pozzo: l’espediente che, come vuole la leggenda, diede l’avvio all’acerrima rivalità tra quartieri ed all’indizione della Contesa, e che sarà inscenato dalle attrici del Borgo Marinaro. Un progetto molto ricco ed elaborato quindi, in cui ogni contrada o delegazione ha ricevuto un ruolo ben delineato all’interno della rappresentazione.
La Nobile San Giovanni sarà la zona delle armi, custode militare delle mura, affiancata dalla delegazione di Castel di Castro; la Magnifica Santa Maria sarà zona d’ arti, con le botteghe dei maestri dell’epoca, tra cui verrà ricreata quella di Vittore Crivelli, lo straordinario artista veneto che tante bellezze ha lasciato nel fermano ed in particolare in terra elpidiense. La San Martino e la Contrada Cavaliera Sant’Elpidio saranno impegnate nell’allestimento del matrimonio.
Altra novità tutta da apprezzare per il 2006, la riapertura, nelle tre giorni di Città Medioevo, di alcuni palazzi storici della città, appartenuti a prestigiose famiglie nobili di cui si andrà a ricreare la affascinanti e sfarzose ambientazioni domestiche. Dai Massi ai Sinibaldi, dai Magnalbò ai Medaglia, alcuni nomi storici della città, i cui gonfaloni sfilano ancora il giorno della Contesa, verranno così rievocati. 4 euro il costo d’ingresso al centro storico, possibile anche acquistare l’abbonamento per le tre serate, ad 8 euro. Insomma tanto da vedere, tanto da godere e da apprezzare per una festa che ormai è un richiamo per tutta la regione, un evento per gli elpidiensi, una gustosa apertura in vista della Contesa del Secchio, ma soprattutto un impedibile patrimonio per tuta Sant’Elpidio a Mare.
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27/07/2006
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