Archiviazione istruttoria per danni erariali n.15/05/glf
| CIVITANOVA M. - Nella vicenda erano stati coinvolti alcuni esponenti della Giunta del tempo, tra i quali il sindaco Erminio Marinelli, gli assessori Sergio Marzetti e Franco Mogliani, il segretario Enzo Angelelli
La Corte dei Conti ha archiviato l’istruttoria relativa ad un atto deliberativo dell’ottobre del 2000, con cui il Consiglio comunale aveva, a maggioranza, proceduto al riconoscimento del debito fuori bilancio per il Cine Teatro Rossini, che aveva registrato nel ’99 una perdita di lire 89.198.719 rispetto ai 172.256.797 milioni di lire preventivati.
Nella vicenda erano stati coinvolti alcuni esponenti della Giunta del tempo, tra i quali il sindaco Erminio Marinelli, gli assessori Sergio Marzetti e Franco Mogliani, il segretario Enzo Angelelli, tutti i consiglieri che avevano approvato l’atto, alcuni dirigenti comunali e i revisori dei conti.
La stessa Corte ha dato notizia dell’archiviazione della pratica da parte del magistrato istruttore in data 27 febbraio 2006. Egli infatti non ha ravvisato, sulla base degli atti acquisiti, la presenza degli elementi necessari per incardinare il giudizio di responsabilità.
Malgrado le opposizioni abbiano tentato di tutto per mettere in cattiva luce l’operato dell’Amministrazione comunale, la conclusione di questa vicenda dimostra che la politica si fa con atti e scelte coraggiose e non con accuse e denunce tese a screditare azioni rivolte all’incentivazione degli aspetti culturali. Fare seriamente Cultura significa, infatti, programmare iniziative e manifestazioni di un certo livello, e non sempre è possibile determinare in via preventiva e nei minimi dettagli il piano di spesa, anche per la difficoltà di prevedere il movimento dei botteghini o la necessità di affrontare maggiori costi.
Difficoltà peraltro che incontrano tutti gli enti e le istituzioni che intendano promuovere eventi di grande spessore. Citiamo, tanto per fare qualche esempio, lo “Sferisterio” di Macerata e “Opera Rossini Festival” di Pesaro. Quel che conta è che le spese siano congrue e ben documentate, come nel nostro caso. Grazie anche alle memorie difensive predisposte dal direttore generale, dott. Giorgio Vecchi e all’azione del legale, avvocato Angelo Raffaele Villani, la Corte del Conti ha riconosciuto la legittimità delle nostre scelte e del ricorso al debito fuori bilancio per la copertura di costi aggiuntivi non addebitabili a negligenza o a superficialità amministrativa.
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09/03/2006
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Betto Liberati