"La protesta dei passeggeri è giusta e fondata, infatti sono anche io una vittima dei disservizi della dirigenza di Trenitalia nella tratta marchigiana chiusa al traffico ferroviario".

Lo afferma il Sen.Amedeo Ciccanti, dopo aver impiegato 10 ore per tornare da Modena dove aveva partecipato ad una tavola rotonda dell'udc su 'affari e politica nelle regioni rosse'. "Dopo aver avuto appena 10 minuti prima della partenza della soppressione della corsa dell'intercity IC 561 Modena-Pescara - prosegue il Sen.Ciccanti - solo alla stazione di Ancona ci hanno detto che bisognava scendere dal successivo intercity preso un'ora dopo, per prendere gli autobus che ci avrebbero portato nelle rispettive destinazioni tra Ancona e Pescara a causa della interruzione della linea ferroviaria in prossimità di Loreto".

"Ho sentito i passeggeri infuriati non tanto per il trasbordo, che hanno accettato con rassegnazione causa di forza maggiore - racconta il parlamentare udc - quanto per la disorganizzazione con cui erano stati predisposti i servizi alternativi di trasporto a terra, dove tutto è stato lasciato al caso e alla buona volontà di un autista, che non conosceva nemmeno la strada". "Per come si sono svolti i servizi alternativi e per come Trenitalia ha gestito il pessimo rapporto con i passeggeri - conclude - credo che ci troviamo di fronte ad un autentico boicottaggio politico per far ricadere ogni responsabilità sul Governo, colpevole secondo alcuni militanti della sinistra e del sindacato dei tagli alle ferrovie, che sul disservizio denunciato non c'entra proprio niente".