La mela rosa e le mele dimenticate
| SAN GINESIO - La mela rosa, al centro di un incontro che si terrà sabato 10 dicembre, con inizio alle ore 9,30, nellAuditorium comunale SantAgostino di San Ginesio.
La mela rosa, varietà particolare e dalle caratteristiche uniche, al centro di un incontro che si terrà sabato 10 dicembre, con inizio alle ore 9,30, nell’Auditorium comunale Sant’Agostino di San Ginesio.
L’appuntamento è promosso dalla Comunità montana dei Monti Azzurri – Assessorato all’Agricoltura.
La coltivazione del melo arricchisce il paesaggio agrario e coopera alla difesa e alla valorizzazione del territorio collinare e montano.
L’ASSAM ha avviato nel territorio del Comune di Monte San Martino una coltura sperimentale di melo rosa, per migliorarne le qualità e le caratteristiche organolettiche. L’impianto sperimentale, esistente dal 1993, è sorto proprio nella zona pedemontana e collinare del Comune dei Monti Azzurri, in quanto questo tipo di insediamento climatico e geografico è particolarmente adatto a questa coltivazione, ne esalta determinate caratteristiche e qualità, nonché favorisce tecniche a basso impatto ambientale.
Con la valorizzazione della frutticoltura in zone montane, in coltivazione sperimentali come quella portata avanti dall’ASSAM in località San Venanzo di Monte San Martino, si vuole mettere a punto sistemi produttivi sostenibili e al tempo stesso apprezzati dai consumatori. Un modello reale e concreto di coltivazione biologica, che, coloro che interverranno al convegno, potranno anche assaporare.
Ad aprire la tavola rotonda saranno il Presidente dell’Ente montano, Giampiero Feliciotti, e il Sindaco del Comune di San Ginesio, Pietro Enrico Parrucci. Seguiranno gli interventi tecnici dell’assessore Vittorio Giorgi, del dottor Settimio Virgili dell’ASSAM, del professor Leonardo Seghetti dell’Istituto Tecnico Agrario Statale di Ascoli Piceno, del dottor Galliano Micucci amministratore unico dell’ASSAM.
Si parlerà della mela rosa a 360 gradi, offrendo al pubblico una serie di informazioni quanto più ampie possibili, dalle epoche ottimali di raccolta alle caratteristiche agronomiche e organolettiche, dall’attitudine alla conservazione alle tecniche di potatura e di gestione del frutteto. Un incontro tecnico-divulgativo, insomma, le cui informazioni si riveleranno indispensabili all’incentivazione e al diffondersi sempre più ampio di questo tipo di coltura.
L’appuntamento è promosso dalla Comunità montana dei Monti Azzurri – Assessorato all’Agricoltura.
La coltivazione del melo arricchisce il paesaggio agrario e coopera alla difesa e alla valorizzazione del territorio collinare e montano.
L’ASSAM ha avviato nel territorio del Comune di Monte San Martino una coltura sperimentale di melo rosa, per migliorarne le qualità e le caratteristiche organolettiche. L’impianto sperimentale, esistente dal 1993, è sorto proprio nella zona pedemontana e collinare del Comune dei Monti Azzurri, in quanto questo tipo di insediamento climatico e geografico è particolarmente adatto a questa coltivazione, ne esalta determinate caratteristiche e qualità, nonché favorisce tecniche a basso impatto ambientale.
Con la valorizzazione della frutticoltura in zone montane, in coltivazione sperimentali come quella portata avanti dall’ASSAM in località San Venanzo di Monte San Martino, si vuole mettere a punto sistemi produttivi sostenibili e al tempo stesso apprezzati dai consumatori. Un modello reale e concreto di coltivazione biologica, che, coloro che interverranno al convegno, potranno anche assaporare.
Ad aprire la tavola rotonda saranno il Presidente dell’Ente montano, Giampiero Feliciotti, e il Sindaco del Comune di San Ginesio, Pietro Enrico Parrucci. Seguiranno gli interventi tecnici dell’assessore Vittorio Giorgi, del dottor Settimio Virgili dell’ASSAM, del professor Leonardo Seghetti dell’Istituto Tecnico Agrario Statale di Ascoli Piceno, del dottor Galliano Micucci amministratore unico dell’ASSAM.
Si parlerà della mela rosa a 360 gradi, offrendo al pubblico una serie di informazioni quanto più ampie possibili, dalle epoche ottimali di raccolta alle caratteristiche agronomiche e organolettiche, dall’attitudine alla conservazione alle tecniche di potatura e di gestione del frutteto. Un incontro tecnico-divulgativo, insomma, le cui informazioni si riveleranno indispensabili all’incentivazione e al diffondersi sempre più ampio di questo tipo di coltura.
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06/12/2005
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