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Alla Comunità di Capodarco per scoprire il giornalismo come meraviglia

Fermo | Seminario con importanti ospiti ed un giornalista di fama internazionale: oltre 200 i partcipanti

di Pierpaolo Pierleoni

 Il giornalismo come meraviglia: qualità dimenticata eppure necessaria per una professione che si fa sempre più avara di sentimenti intensi. Ed allora, è proprio questo il tema centrale della XII edizione del seminario per giornalisti “Redattore Sociale”, che si apre venerdì 2 dicembre alla Comunità di Capodarco di Fermo. Oltre 210 gli iscritti, in rappresentanza con oltre 210 iscritti da tutta Italia (tra cui 20 in rappresentanza di 6 scuole di giornalismo).

Il tema sarà declinato, sin dalle prime battute, da protagonisti non esattamente affini al giornalismo, bensì “artisti del racconto” in grado di meravigliare e meravigliarsi: un intellettuale come Giulio Giorello, docente di Filosofia della Scienza all'Università degli Studi di Milano e collaboratore del Corriere della Sera, Francesco Zizola, uno dei più grandi fotografi e fotoreporter contemporanei e lo scrittore Mauro Covacich (ha esordito nel 1993 con il romanzo - inchiesta “Storie di pazzi e di normali” ed è conosciuto per i suoi réportage, pubblicati da diverse testate nazionali; “Fiona” Einaudi, 2005, è il suo ultimo libro). La riflessione sarà affidata alla conduzione di Marino Sinibaldi, vicedirettore di Rai Radio Tre e conduttore di Fahreneit, che dovrà aprire la discussione sulle tematiche al centro del seminario, portando la discussione sulla scoperta della meraviglia in luoghi e tempi inattesi.

Saranno sviluppati tre workshop paralleli sulle “differenze colmabili” nella mattinata di sabato 3 dicembre: ricchi/poveri (disuguaglianze economiche e sociali, la “forbice” che si allarga, risposte politiche e finanziarie, tra solidarietà ed elemosina), giovani/vecchi (tra gerontocrazia e non autosufficienza, tra giovani invecchiati e anziani giovanilisti, tra realtà e retorica) e istruiti/ignoranti (scuola e formazione culturale, insegnamento formale e informale, educazione e mass media, dispersione e analfabetismi di ritorno). I temi scelti leggono il mondo del sociale nella sua attuale trasformazione, che da un lato mostra una realtà sempre più complessa e diversificata, mentre dall’altro evidenzia disuguaglianze determinate da varianti “semplici”: essere ricchi o poveri, sani o ammalati, giovani o vecchi, istruiti o ignoranti, in compagnia o soli.

Conclusioni del sabato affidate al confronto tra una star del giornalismo internazionale e due grandi inviati italiani. David Rieff, giornalista statunitense, in Italia ha pubblicato “Un giaciglio per la notte. Il paradosso umanitario” e proprio da questo testo prende lo spunto l’incontro.

01/12/2005





        
  



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