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"Servizio Civile, la scelta giusta", il Convegno alla Facoltà di Economia di Ancona

| ANCONA - Il sogno di don Ciotti: "Che il volontariato "sparisca" e la solidarietà diventi regola di vita"

di Adamo Campanelli

"Io ho un sogno – ha esordito don Luigi Ciotti  al Convegno sul Servizio Civile, promosso dall'assessorato regionale alle politiche giovanili, che si è svolto oggi presso la Facoltà di Economia di Ancona – che il volontariato "sparisca", che cioè la solidarietà non sia più l'eccezione della virtù di pochi, ma una regola di vita che si identifichi con la vera cittadinanza. " 

"Perché – ha continuato- la vita civile deve riscoprire la dimensione del servizio e il senso della semplicità in cui alberga la profondità dell'azione. Io invito i giovani ad essere inadeguati a questi tempi di apparenza del potere, del denaro, della forza, della bellezza  a tutti i costi, fattori seducenti ma che non danno risposte alla vita.  Dietro queste nuove opportunità del Servizio Civile ci sono sei parole vecchie: giustizia, libertà, solidarietà, democrazia, cittadinanza e pace. E i giovani impegnati nel Servizio civile, animati da questi principi, stanno, in sostanza riscrivendo e rivivendo in chiave attuale la Costituzione. Ci parlano di diritti,  promovendo il dovere sociale alla solidarietà, secondo un modello di cittadinanza universale che va oltre i confini nazionali.  Ecco perché il servizio civile è la scelta giusta, la scelta di chi si mette in gioco per dare valore a ciò in cui crede. "   

Il Servizio civile, dunque, rappresenta sempre di più uno strumento strategico per attuare politiche rivolte ai giovani, politiche capaci di far sentire ragazzi e ragazze parte attiva della società nazionale,  recuperando il senso civico del loro essere cittadini italiani, ma al tempo stesso cittadini europei e del mondo. E' quanto ha sostenuto anche l'assessore regionale ai servizi sociali, istruzione e politiche giovanili , Marcello Secchiaroli

"Questa esperienza  - ha proseguito Secchiaroli - ci fa prendere coscienza di una grande responsabilità che come istituzioni, e in primo luogo noi come amministratori di una Regione, abbiamo nei confronti dei giovani. Il Servizio Civile diventa, infatti,  il più importante e  forse l'unico vero ponte tra il mondo giovanile e le istituzioni: luogo  dove avviene, spesso per la prima volta, l'incontro tra il giovane e le persone che – vivendo un disagio - esprimono bisogni essenziali, tra l'idealità e la fatica quotidiana del progetto, tra aspirazioni personali e esigenze dell'organizzazione, tra l'idea e la realizzazione della cittadinanza attiva."

Oltre alla recente sottoscrizione di un accordo con le Università marchigiane sui crediti formativi per i giovani impegnati nel Servizio civile, l'assessorato regionale alle politiche Sociali sta elaborando un disegno di legge regionale e ha promosso il "Progetto Servizio Civile Regione Marche" che, in collaborazione con le risorse, istituzionali e del privato, possa fornire gli strumenti per una politica attiva  del Servizio Civile.

E' stato inoltre sottolineato che enti e associazioni negli scenari determinati  dal nuovo quadro normativo,  sono chiamati a comunicare e motivare i giovani,  attraverso progetti attraenti sul piano formativo, capaci di coinvolgere ragazzi e ragazze, riconoscendo loro pari dignità.

Il fenomeno del Servizio Civile nelle Marche è stato analizzato dal consulente della Regione, Michelangelo Chiurchiù che ha illustrato i dati riferiti ad oggi. I giovani in Servizio Civile nelle Marche a maggio 2004 sono 1102, di cui 1046 femmine e 56 maschi.

La provincia da cui proviene il maggior numero di giovani è Macerata ( 383), seguono Ascoli Piceno con 316, Ancona 239 e Pesaro-Urbino 126. Da altre province italiane sono 38. In massima parte i giovani sono impiegati nel settore dell'assistenza e cura: ben 598, mentre  nella promozione culturale 170, nella salvaguardia del patrimonio artistico 129, nella prevenzione 45, nell'educazione 52, nella tutela ambientale 24 e nella protezione civile 30. 

In particolare per l'assistenza e cura , i giovani sono impegnati nella gran parte a favore degli anziani con 269 ragazzi, verso i disabili 97, a favore dei minori 54.  Nelle Marche sono 65 gli enti accreditati che possono presentare progetti di cui 46 Enti pubblici e 19 del Privato sociale che mettono a disposizione 1119 sedi di attuazione dei progetti. 

13/05/2004





        
  



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