Vincenzo Di Bonaventura nasce a Roseto degli Abruzzi per poi trasferirsi a Venezia per svolgere l'attività di insegnante; inizia la sua formazione artistica alla scuola di Teatro di Bologna diretta da A. Galante Garrone secondo i principi di Jacques Lecoq.

Frequenta poi la Scuola internazionale di mimo e clown di Philippe Gaulier a Londra e partecipa a numerosi stages di perfezionamento e specializzazione sul movimento, la maschera, la commedia dell'arte sia in Italia che all'estero. Lavora principalmente con la cooperativa Teatromodo di Venezia, col Teatro Universitario Ca' Foscari, col Teatro Niovo di Venezia; come insegnante e regista allestisce numerosi spettacoli occupandosi prevalentemente di teatro d'avanguardia, teatro europeo del novecento, commedia dell'arte, la maschera.

Fonda quindi il TEATRODUE (poi TEATR-LABORATORIUM 27 AIKOT) a S. Benedetto del Tronto, all'interno del quale è autore e interprete di numerosi allestimenti sulla poesia e il teatro in collaborazione con Patrizia Sciarroni. Il lavoro che Vincenzo Di Bonaventura ha condotto finora ha riguardato il teatro di prosa soprattutto del Novecento (Savinio, Pirandello, Anouilh), ma principalmente la poesia come ricerca sul suono e sulla parola.

Nascono così recitals su Leopardi, D'Annunzio, Majakovskij, Pasolini, Montale, Dante e, inoltre, gli spettacoli di ricerca linguistico-corporea "Don Chisciotte della Mancia" di Cervantes e "Faust e Mefistofele" di Goethe.