La Libera Comunità Culturale "Il labirinto" e l'associazione "La città che vogliamo" resteranno fuori dalla competizione elettorale e proseguiranno la loro attività in ambito associativo. Due delle quattro associazioni che avevano iniziato il percorso che ha portato alla candidatura di Aronne Perugini con la lista civica "La città dei cittadini", dunque, gettano la spugna e non intendono scendere in campo in prima persona.

Contestano la figura del candidato sindaco che, a loro modo di vedere, non non ha le caratteristiche del candidato ideale per una lista civica perché uomo di partito.

Nel motivare il loro abbandono, le due associazioni hanno voluto rimarcare con forza la propria posizione critica nei confronti dell'amministrazione Basso portando, a mò di esempio, "lotte" portate avanti sul fronte della torre ascensore, del centro storico, dello sviluppo economico, della vendita della farmacia comunale e, da ultimo, del Prg.

"Dopo un proficuo percorso sui programmi - si legge in una nota a firma dei referenti delle due associazioni, Domenico Vitali e Simone Perticarini - è venuta meno la possibilità di individuare congiuntamente un candidato sindaco e formare una lista autenticamente civica, condizioni queste essenziali per le associazioni che sono espressione di orientamenti e formazione culturale diverse. Le forze politiche di centro sinistra hanno voluto dare una caratterizzazione tutta di schieramento alle loro iniziative, trovando solo al loro interno il candidato sindaco, rappresentativo della loro forza elettorale". 

Una posizione, questa, che non è stata condivisa dalle altre due associazioni - Progetto Hedra e L'Altritalia - che invece hanno deciso di proseguire sulla strada a suo tempo intrapresa e sostenere "senza se e senza ma" il candidato Perugini.