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Ogni morte ha i suoi sciacalli

| Due parole sulla tragedia di Fabrizio Quattrocchi: un italiano, un uomo, forse un eroe

di Alberto Premici

Orgoglio ed onore nelle ultime parole di Fabrizio Quattrocchi: "Adesso vi faccio vedere come sa morire un italiano", minacciato da una pistola puntata alla nuca, la stessa che poi che lo ha privato della vita.

Su questo episodio sono stati scritti fiumi di parole, espressi pareri dei più disparati ed anche opinioni politiche che forse era meglio evitare.

Alcune trasmissioni poi, nell'ennesima opera di sciacallaggio alla ricerca di audience, hanno tentato di aprire una polemica su come alcuni giovani trovino questi impieghi; un lavoro certamente pericoloso e particolare, ma pur sempre un lavoro. Proprio Fabrizio confidava molto nel poter raggranellare la somma sufficiente per poter convolare a nozze in breve tempo con la fidanzata Alice. La storia di un uomo come tante ma con un finale drammatico, cruento, che lascia impietriti per la totale innocenza della vittima.

Significative le manifestazioni di affetto e stima da parte di americani comuni, di seguito riportate; in Fabrizio hanno visto un uomo coraggioso che ha onorato la nostra cara Italia.

Il suo sacrificio è un tassello in più verso la ricostruzione di un'italianità che per anni, politici e giornalisti di certa provenienza, hanno cercato farci apparire come un valore obsoleto, inutile, antistorico.

Siamo invece felici di essere italiani in un'Europa unita, anche se in essa ora operano leaders come Zapatero i cui primi due provvedimenti sono stati il matrimonio fra omosessuali (nella cattolicissima Spagna), ed il ritiro delle truppe dall'Irak (ben sapendo degli squilibri che avrebbe causato). I terroristi ringraziano, gli stessi che hanno trucidato i suoi connazionali l'11 marzo. Ma questa è un'altra storia.

"Era lo spirito della libertà" (Paula Chaney)

"Vorrei un figlio come lui" (Marta Matthews)

"I terroristi devono pagare" (Dan Taylor)

"Il suo nome non sarà dimenticato (Chris Oljeski)

"Grazie di essere al nostro fianco" (Kate Lucero)

"Posso offrirvi solo le lacrime" (Lyn Washington)

"Il coraggio ci ha commossi" (Roland)

"Siamo fieri d'essere alleati" (Clark Nichols)

"Dio aiuti il vostro Paese (Kevin Gaje)

"Voi non avete voltato le spalle" (Al Richardson)

"Il nostro rispetto batterà il diavolo" (Brynell Somerville)

"Sono orgoglioso di lui e dell'Italia" (Joseph Parvana).

(fonte: Il Giornale – martedì 20 aprile 2004)

22/04/2004





        
  



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