Le scriviamo, a nome della Tavola della pace, per invitarla a negare ogni sostegno al decreto con cui il governo intende prolungare l'attuale missione militare italiana in Iraq.

Le chiediamo, inoltre, di promuovere una conseguente iniziativa parlamentare per non abbandonare il popolo iracheno impegnando il governo italiano ad investire subito sull'ONU e fare ogni sforzo per favorire il suo rapido rientro in Iraq.

Invece di prolungare la missione dei nostri tremila soldati a fianco delle truppe d'occupazione, l' Italia deve destinare tutte le proprie risorse umane e finanziarie  per rafforzare il ruolo vitale dell'ONU.

Invece di restare in Iraq agli ordini del comando anglo – americano, l'Italia deve mettersi a disposizione e agire di concerto con il Segretario generale dell'ONU.

Invece di sprecare altri soldi in una missione militare dai contorni confusi e discutibili, l'Italia deve investire nel ridare credibilità all'unica autorità sopranazionale che può rispondere ai bisogni vitali di una popolazione stremata da decenni di guerre e dittature e che può aiutare gli iracheni a recuperare capacità di autodeterminazione e autogoverno democratico.

Invece di agire ancora una volta da sola, l'Italia deve lavorare perché questa diventi la posizione e l 'iniziativa comune dell'Europa: un'Europa che si impegna a ricostruire l'Iraq e la pace in Medio Oriente ma anche il diritto e la legalità internazionale violate.

Questa è la svolta che noi chiediamo al Parlamento e al Governo italiano. Con questo spirito, le inviamo l'appello approvato ad Assisi dal Seminario nazionale della Tavola della Pace in vista della giornata mondiale contro la guerra e per la pace in Medio Oriente del prossimo 20 marzo. Con l'augurio di incontrare la sua attenzione, le inviamo i più cordiali saluti.

Firmatari nazionali:
Tavola Della Pace, Cgil, Cisl, Agesci, Arci, Acli, Pax Christi, Emmaus Italia, Cipsi, Coordinamento Nazionale Degli Enti Locali Per La Pace E I Diritti Umani, Focsiv, Manitese, Legambiente, Lega Per I Diritti E La Liberazione Dei Popoli, Francescani Del Sacro Convento Di Assisi, Centro Per La Pace Forlì/Cesena, Fondazione Italiana Volontariato, Ics, Banca Etica, Associazione Per La Pace, Peacelink, Sdebitarsi, Forum Del Terzo Settore, Beati I Costruttori Di Pace, Movimento Federalista Europeo, Cnca.

Firmatari locali:
Ascoli in Movimento; Ascoli Social Forum; Associazione Casa Argentina Latino americana – Grottammare; Associazione culturale "I CARE" Grottammare; Associazione Atlas onlus SBT –immigrati del Marocco; Associazione tunisina Ibn Khaldoun; Arci Regione Marche Attac; CGIL AP,  CISL AP; Consulta per la Fratellanza tra i popoli – Grottammare Coordinamento Regionale degli enti locali per la pace e i diritti umani; Emergency Ascoli Piceno; Donne in Nero – SBT;  Federazione Verdi SBT; Giovani Comunisti; PRC federazione picena;  Sin.Cobas Ascoli Piceno;  Stefano Giammarini - Sinistra Giovanile; Socialismo 2000- Ferrante Gianni; Rete Nuovo Municipio - nodo marchigiano;