Un migliaio di aziende, la metà specializzata nella produzione di fiori e piante ornamentali, l'altra nel vivaismo, con 5 mila addetti, 2.500 ettari investiti, 150 milioni di euro di fatturato.

Sono i numeri del florovivaismo marchigiano, stimati dai pochi dati certificati disponibili, che danno l'idea della vitalità di un settore agricolo, poco conosciuto, ma molto importante nelle Marche.

Sono i dati emersi nel convegno dei giorni scorsi 'Il florovivaismo marchigiano, dal presente al futuro", organizzato a Grottammare dalla Regione Marche e dalle due associazioni di categoria, Aflor Marche e Marche Flor.

La regione Marche, infatti, si colloca al quarto posto nazionale, dopo Toscana, Liguria e Lombardia, per fatturato, rivelandosi una realtà produttiva, economica e occupazionale di notevole importanza.

Il florovivaismo è organizzato principalmente per la vendita diretta in azienda: i Garden, cresciuti intorno ai centri urbani più importanti, soprattutto quelli della fascia costiera ma anche le aziende più aperte al mercato rivestono un ruolo significativo.