Dire che l'assessore alla cultura, che bravo o meno che sia, organizza quotidianamente attività varie che tutti vedono, aveva bisogno d'aiuto, significa offendere l'intelligenza della gente. La verità è che io ho accettato la sua collaborazione per mia gentile concessione altrimenti non era certo un suo diritto partecipare all'organizzazione dell'incontro (le ricordo che il risultato elettorale ha voluto la mia coalizione al governo e la sua all'opposizione).

In occasione della festa della donna ho voluto coinvolgerla quale altra donna presente in consiglio comunale accogliendo anche la sua segnalazione sul nome dell'autrice, ma lei ha ripagato la  mia disponibilità non rispettando i patti con me visto che ha fatto un lungo intervento sulla presenza delle donne in politica che sembrava un comizio elettorale anziché un saluto com'era nei patti, dimostrando che è capace solo di approfittare di ogni spazio concessole per le  sue ambizioni politiche.

Nel momento dell'incontro sono stata più volte tentata di toglierle la parola ma ho preferito non disorientare il pubblico con una sterile polemica. A questo punto però sento il dovere di denunciare questo atteggiamento perché la Dichiara continua a sfruttare la possibilità che io le ho dato per la propria visibilità politica, come ha fatto nel comunicato stampa apparso su un Quotidiano il 17.03.2004.

Per quanto riguarda la presenza di un critico, è stata la scrittrice stessa concordare con me le modalità di svolgimento dell'incontro e io sono stata soddisfatta di come la Malaccari ha saputo da sola conquistare il pubblico tanto che moltissimi presenti hanno acquistato subito una copia del libro con  il suo autografo.