Il Coro dell'Università di Macerata si è esibito davanti al Papa
| MACERATA - Indimenticabile Veglia Mariana con i Cori e i gruppi Corali dei Conservatori ed Atenei italiani.
di Giancarlo Fabiani
Sabato 13 marzo, in occasione della Seconda giornata europea degli universitari il Coro dell'Università di Macerata è stato a Roma per partecipare, insieme ad altri gruppi corali dei vari Conservatori ed Atenei italiani, alla veglia mariana e alla recita del S. Rosario con il Papa, in collegamento eurovisivo con i 10 paesi che dal 1° maggio entreranno a far parte dell'Unione Europea.
Da Tallin (Estonia), Vilnius (Lituania), Riga (Lettonia), Gniezno (Polonia), Praga (repubblica Ceca), Bratislava (Slovacchia), Ljubljana (Slovenia), Budapest (Ungheria), La Valletta (Malta) e Nicosia (Cipro) altrettanti studenti universitari, nelle rispettive cattedrali insieme ai loro vescovi si sono uniti in questa preghiera ecumenica.
In una sala Nervi, come al solito gremitissima di persone, dopo un messaggio di saluto da parte del presidente del parlamento europeo, Pat Cox, collegato in video-conferenza, è iniziata la recita vera e propria del Rosario, con il Papa a dire il Padre Nostro, e alcuni studenti dalle chiese collegate ad intonare le Ave Maria, il tutto rigorosamente in latino, la lingua ufficiale della Chiesa, ad evidenziare l'importanza dell'evento.
Il tutto era accompagnato dai canti del Coro Interuniversitario, nome sotto cui si sono riuniti, appunto, tutti i cori presenti per l'occasione, diretti da don Massimo Palombella, responsabile musicale per l'Ufficio Pastorale Universitaria, che è riuscito a "guidare" ben 1.800 persone, tanti erano i cantori intervenuti, e un'orchestra formata da oltre 200 elementi.
Alla fine del rito, dopo la benedizione impartita dal Papa, si è svolta una Via Crucis che ha portato da S. Pietro, a Castel S. Angelo fino a Piazza Navona.
Il Coro Universitario di Macerata, una realtà "silenziosa" presente ormai da 10 anni in città, diretta fin dalla nascita da Aldo Cicconofri, ha avviato già da tempo una fruttuosa collaborazione con le formazioni di altri atenei italiani ed esteri, organizzando anche scambi culturali, al solo scopo di "divertirsi insieme facendo musica".
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19/03/2004
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