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La Confcommercio aderisce alla giornata mondiale sulla sicurezza stradale del 7 aprile.

Ascoli Piceno | Fiori: "Siamo sensibili al problema ma senza criminalizzazioni."

Il prossimo 7 Aprile si svolgerà, come noto, la giornata mondiale della salute, dedicata quest'anno alla sicurezza stradale con l'impegno per tutti per far sì che quel giorno trascorra sulle strade italiane senza morti e feriti.

La Confcommercio provinciale è stata tra le prime organizzazioni ad aderire al progetto, coordinato dell'Automobile Club d'Italia perché - come ha sottolineato il presidente provinciale Benito Calvaresi - "l'Associazione è particolarmente sensibile verso questo dramma sociale ed intende dunque impegnarsi fino in fondo per far sì che con un comportamento più responsabile da parte di tutti si modifichi il bollettino di guerra dell'incidentalità stradale".

Calvaresi lancia dunque l'appello a tutti gli associati di essere, il prossimo 7 Aprile, ligi al massimo nella guida affinché quella giornata  possa rappresentare un monito, poiché i dati saranno senz'altro confortanti e quindi tali da stimolare un approccio diverso con l'auto nell'interesse più generale."

"Siamo particolarmente sensibili a questa progettualità - ha precisato il direttore Giorgio Fiori - perché al di la che la problematica interessa la generalità delle nostre imprese, abbiamo i nostri agenti e rappresentanti che sono dalla mattina alla sera in automobile e che pertanto troppo spesso  sono coinvolti nelle statistiche dell'incidentalità stradale. Inoltre - continua Fiori - ci siamo spesso trovati sul banco degli imputati perché con troppa facilità si sono incolpate le discoteche per le famosi stragi del sabato sera senza tener conto che il problema va analizzato sotto ottiche diverse, considerando ad esempio che il sabato sera, la circolazione delle autovetture si triplica e che pertanto gli incidenti sono rapportati al numero di veicoli circolanti."

"Vogliamo dunque fare la nostra parte - conclude Fiori - per sensibilizzare la collettività al rispetto delle norme e soprattutto degli altri, ma vorremmo anche che non si insista su certi luoghi comuni come la chiusura anticipata delle discoteche alle 3 come risoluzione di una parte del problema". 

19/03/2004





        
  



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