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Consumatori Indipendenti: "Una riforma inadeguata"

| ROMA - Le associazioni aderenti auspicano un loro rapido coinvolgimento a livello nazionale nell'iter parlamentare del ddl.

Le associazioni aderenti a "Consumatori Indipendenti" (Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori) reputano ancora insufficiente ed inadeguato il disegno di legge varato ieri dal governo, sottolineando la necessità che tale proposta prenda in considerazione i risultati della commissione bicamerale, ed auspicando un rapido coinvolgimento delle associazioni dei consumatori rappresentative a livello nazionale nell'iter parlamentare del ddl.

In particolare l'attuale disegno di legge, pur presentando qualche risposta di interesse ai problemi della tutela del risparmio, presenta ancora molte lacune.

1)      Non viene modificata la disciplina dei falsi in bilancio, sostanzialmente depenalizzata dall'attuale governo.

2)      Il reato di nocumento al risparmio, risulta essere fattispecie residuale applicabile solo nei casi in cui i danni ai risparmiatori siano catastrofici (pari allo 0,1% del Pil, o riguardanti lo 0,1% della popolazione italiana).

3)      Le sanzioni amministrative, pur aumentate considerevolmente rispetto alla disciplina oggi vigente, sono ancora inadeguate in quanto non rapportate all'entità dei danni arrecati

4)      All'incremento delle competenze dell'Autorità per la tutela del Risparmio, non corrispondono sufficienti dotazioni di risorse economiche e finanziarie per rendere effettiva l'opera di vigilanza.

5)      Non si interviene sui controlli societari interni, prevedendo la nomina obbligatoria di amministratori, sindaci, o consiglieri di sorveglianza designati dalle minoranze.

6)      Non si affida inderogabilmente ad autorità pubbliche ed indipendenti la nomina dei revisori, non eliminando così in radice il conflitto di interessi nell'attività di revisione contabile.

7)      Non vengono introdotte le "class action" per rendere maggiormente efficace la tutela collettiva dei risparmiatori truffati.

8)      Non si prevede come obbligatoria la presenza dei rappresentanti delle associazioni di consumatori rappresentative a livello nazionale nell'Autorità per la tutela del risparmio.

9)      Non viene minimamente riconosciuto nemmeno il ruolo istituzionale del Consiglio nazionale consumatori ed utenti (L.281/98), quale possibile sede di confronto tra le Associazioni dei consumatori e la nuova Autorità per la tutela del risparmio.

Le associazioni aderenti a "Consumatori Indipendenti" chiedono di essere sentite al più presto dal Governo e dalle competenti Commissioni parlamentari per richiedere significative modifiche ed integrazioni  al disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri

04/02/2004





        
  



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