"Spinetoli Social Movie" del 2004 ha per tema "Tutte le genti del Mondo"
| PAGLIARE DEL TRONTO - Il festival competitivo si svolgerà nelle due sale Beniamino Gigli e Massimo Girotti.
Cinque Sezioni, 29 film di cui 12 in concorso, due tavole rotonde sulla "Globalizzazione" e sull'"Acqua", sono i temi portanti di SPINETOLI SOCIAL MOVIE, Festival del Cinema Sociale che, per il 2004, ha per tema: "TUTTE LE GENTI DEL MONDO". Il Festival competitivo, organizzato dal Comune di Spinetoli, in collaborazione con l'associazione Zéro de conduite, il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno e della Regione Marche, si terrà presso le Sale "Beniamino Gigli" e "Massimo Girotti" di Pagliare del Tronto (AP), dal 7 al 14 febbraio p.v.
Il progetto prevede una disamina delle tematiche sociali a livello mondiale, un trait-d'union che accomuna Europa e Asia, Africa e America fino all'Oceania. Le produzioni prese in considerazione riguardano gli anni 2002-2003 e spaziano dai temi dell'integrazione razziale a quelli della disoccupazione, dal malessere sociale alle malattie mentali, dall'alcol all'assuefazione derivante da una sempre più inquietante quotidianità, dall'isolamento alla non-comunicazione.
I film in concorso, quasi tutti premiati nei grandi festival cinematografici mondiali, vogliono rappresentare una sintesi delle produzioni che affondano il loro progetto iniziale nella comprensione delle dinamiche che caratterizzano oggi il nostro modo di porci rispetto alla realtà, con confronti sui temi sociali che partono dall'Italia e arrivano in Australia passando attraverso la Spagna, la Gran Bretagna, la Francia, l'Algeria, l'Iran, il Canada, il Brasile, la Corea del Sud e gli Stati Uniti. Doverosi alcuni "omaggi", come quelli che la direzione artistica di Massimo Consorti, ha previsto nei confronti di Ken Loach, Djibril Diop Mambety, Idrissa Ouedraogo, Gabriele Muccino, Moussa Sene Absa e Abderrahmane Sissako, cinematografie d'Occidente, Oriente e Africano che rappresentano oggi il meglio dal punto di vista della sensibilità artistica, estetica e esistenziale che il cinema mondiale possa offrire.
Da segnalare la Sezione dedicata a quattro capolavori del cinema di interesse sociale italiano quali "Ossessione", "Il cammino della speranza", "I basilischi" e "Italiani brava gente" che, in qualche modo, ripercorrono il labirinto della memoria nel quale si è persa la sensibilità dei più. Il catalogo del Festival prevede inoltre due altri "omaggi".
Il primo dedicato a Massimo Girotti, attore marchigiano recentemente scomparso, del quale verrà pubblicata un'intervista esclusiva inedita rilasciata al direttore del Festival nel 1993 e in cui parla dei suoi rapporti con Luchino Visconti, Pietro Germi, Michelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe De Santis e tanti altri. Mentre il secondo è dedicato a Riccardo Cucciolla, uno dei veri "signori" del nostro cinema, con un racconto che la moglie, la poetessa-scrittrice Alida Maria Sessa, ha voluto dedicare al mondo dei doppiatori cinematografici.
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03/02/2004
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Betto Liberati