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La logica dell'Ascoli

Ascoli Piceno | Considerazioni semiserie sulle gesta dolciamare dell'Ascoli Calcio

di Federica Poli

Finalmente posso rivedere l'Ascoli dal vivo al Del Duca.

Mi preparo in tutta fretta perché voglio arrivare in anticipo e giungo allo Stadio circa 5 minuti prima dell'inizio. Già vi vedo sbuffare, ma io ho detto anticipo, non largo anticipo!

La Curva Nord è stracolma di napoletani che cantano manco fossero al San Paolo. Il rumoreggiare dei partenopei mi fa pensare che forse oggi non sarà proprio una passeggiata, così mi informo sulla rosa (non il fiore ovviamente) avversaria e chi scorgo? Cataldo Montesanto! Accipicchia il ringhio-il pitbull che non deve chiedere mai è contro di noi! E invece no! Oggi non giocherà mi dicono i vicini di posto.

Comincia il match e, noto un certo ardore, nonché ardire sulla fascia, del cavallopazzo nostrano che riesce in difficili discese e azzecca (badate bene : azzecca) qualche crossettino per le teste di Co.Co.Co. (Coca ColaCone) e Actarus Pià.

Al centrocampo è pronto alla battaglia Bravehearth Caracciolo con al fianco Speedy De Vezze. La difesa si mostra orfana di Inox Brevi ma, al centro il patagarru De Martis e Mirko Savini ehm, Cudini si presentano veramente all'altezza! Francois Modesto (sempre per usare un francesismo) e Gigi Martinelli completano l'asse difensivo.

Ah dimenticavo, il criterio di attribuzione della fascia di Capitano è cambiato, ora va al giocatore che riesce a vincere il torneo di nascondino mentre la squadra è in ritiro pre partita. Questa volta è Martinelli il fortunato di turno, pensate si era nascosto nello sgabuzzino delle scope e nessuno l'ha trovato!

Al 15' minuto momento di black out, non mi chiedete cosa è successo in area del Napoli perché io sinceramente non l'ho capito. La palla sembrava quella di un flipper impazzito che carambolata sui piedi di Giorgino La Vista si è stampata sulla traversa. Ahia, prima era Ferraro che per l'appunto è andato a Lourdes in pellegrinaggio perchè prendeva pali e traverse a non finire, ora è il momento di Giorgino.

Poi, amici miei, accade quello che alla SNAI ormai non quotano più e cioè, l'arbitro assegna il rigore ai partenopei, e udite udite sotroppoalto para il tiro di Dionigi senza battere ciglio!

Fine primo tempo 0 a 0.

Seconda frazione.

Il Napoli appare inconcludente e l'Ascoli prende un bel palo con …La Vista. Elementare Watson!

Poi però, leggete bene queste righe perché potrebbero cambiare la vostra vita, potrebbero rendervi le certezze dubbi e i dubbi certezze, potreste scoprire a chiedervi se è il sole che gira intorno alla terra o viceversa. Vabbè vi spiego, cross di La Vista, che ha inoltrato ricorso scritto per la presenza di troppi pali e traverse in campo, e testata colossale di…cavallopazzo!

Di Venanzio proprio lui! Non vi dico la sceneggiata napoletana che ha posto in essere: corsa sotto la curva con lacrime e momento di riflessione sopra i cartelloni pubblicitari, manco fosse il gol per la Coppa del Mondo. Fabietto nostro già si vedeva sul podio alzare l'ambito trofeo e, cogli occhi sognanti e la faccetta sorridente, si è sentito battere la manina dietro la schiena dai compagni pronti a rammentargli che oltre a trovarsi in un misero campionato di serie B la partita doveva ancora finire. Comunque a conti fatti 1 a 0 per noi!

Per poco però, perché da uno svarione difensivo nasce un bel gol di Del Grosso cui Micillo non può davvero fare nulla. 1a 1

Da sottolineare l'esordio del giovane Ascenzi già soprannominato Ascenzione per gli amici 'Scenziò.

Era logico che il Napoli ottenesse un rigore, era logica la trasformazione, era logica la vittoria dei baldanzosi partenopei, era logico che ci concedessero un rigore nettissimo nel finale o comunque era logico eventualmente il gol di Pià o Colacone ma per citare Pirandello : Tutto quello che sembra logico poi non lo è !

29/02/2004





        
  



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