Lettera aperta ai ciclisti, cicloamatori, ciclopasseggiatori del Piceno
| Sulla morte di Pantani una nota di Renato Novelli
di Renato Novelli
Gli specialisti e i commentatori della morte e della vicenda umana di Pantani, hanno sezionato ogni aspetto del Pantani ciclista, del Pantani depresso, del Pantani innamorato, del Pantani sbandato.
Non so se la solitudine che lo aveva avvolto negli ultimi tempi della sua vita fosse più crudele e insensata di questa abbondanza di interventi e contro interventi sulla sua fine.
Viene in mente la frase di Kraus di fronte alla Grande Guerra "La tragedia è tale che chi ha qualcosa da dire stia zitto!" parafrasandola più volte in questi giorni un provinciale come ha pensato che la vera pietà e la vcera solidarietà con Pantani fosse il silenzio.
Ho incrociato più di un gruppo di dibattito nei bar e in strada ed ho osservato un silenzio pari alla curiosità di ascoltare, per capire solo ora quanto lo scalatore romagnolo fosse entrato nel cuore dei tifosi come ciclista e come personaggio simbolico tra la gente. Ma c'è un particolare che non posso tacere.
Mi sembra assolutamente di straordinaria poesia il fatto che tra i foglietti di pantani sia stata trovata una nota di affetto e di nostalgia per la sua bicicletta o forse per quello che tutte le sue biciclette avevano rappresentato per lui. Ho sentito un esperto di suicidi ed omicidi (insomma morti violente) dire che è tipico dei suicidi volontari o di quelli che arrivano a provocare indirettamente la propria morte, lasciare scritti confusi, pensieri sconnessi.
Il biglietto di Pantani sulla bici lo smentisce. Senza aver letto quel biglietto penso che esso sia paragonabile ai versi dell'Iliade sulle armi di Achille vestite da Patroclo. Per lo meno per lo spessore di grande umanità. Che i sacerdoti della comunicazione si sbraccino alla trasmissione di Biscardi o in altre bagarre della pietà spettacolare e ossessiva.
Pantani è per suo merito esclusivo, un eroe omerico, che il Fato ha condannato all'Ade. E credo che non solo chi ama la propria bicicletta può capire.
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18/02/2004
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