Gaspari: "Amministrazione comunale responsabile della mancata vendita dell'Agroalimentare"
San Benedetto del Tronto | Il coordinatore cittadino dell'Ulivo denuncia la gestione della vicenda da parte della maggioranza di centrodestra
di Giovanni Desideri
Il Centro Agro Alimentare Piceno (Caap) di San Benedetto, impianto di cui sono proprietari per il 96% cinque enti locali (Regione Marche, Provincia di Ascoli, Camera di Commercio di Ascoli, Comuni di San Benedetto e di Monteprandone), è oggetto di un intervento del coordinatore dell'Ulivo di San Benedetto Giovanni Gaspari, che critica l'Amministrazione cittadina per la mancata vendita del Centro, "nonostante la delibera approvata in tal senso dal Consiglio comunale sin dal 13 maggio 2002, con l'astensione del centrosinistra".
"Il 43% delle quote del Centro Agroalimentare sono possedute dal Comune di San Benedetto, spiega Gaspari, e venderle era il mandato conferito al presidente Gianni Balloni, insediato ormai da più di un anno e mezzo dall'Amministrazione comunale. Il bando era atteso per fine maggio 2002, ma ancora lo stiamo aspettando".
"Dopo la delibera del 13 maggio, prosegue Gaspari, fu formata una commissione incaricata di valutare la situazione finanziaria del Centro, composta da un rappresentante per ogni socio: Catia Talamonti era l'incaricata per il Comune di San Benedetto. Al momento gli Enti hanno quattro rate di mutuo arretrate, per un importo di circa due milioni e mezzo di euro. La vendita sembra anche a noi la soluzione più ragionevole".
"Ma ci sono due aspetti sconcerti in questa vicenda, conclude Gaspari. Il primo è il fatto che non sia stata presa in considerazione la proposta di acquisto del Comais [il Consorzio Operatori Mercato Agroalimentare Ingrosso di San Benedetto del Tronto, n.d.r.]. Il secondo, ancor più grave, è che la delegata del Comune di San Benedetto, socio di maggioranza relativa, non abbia mai preso parte alle riunioni della commissione. E questo nonostante in passato Alleanza Nazionale avesse molto strepitato perché l'Agroalimentare fosse venduto. Faccio poi notare che nessuna delle società partecipate del Comune di San Benedetto, dall'Azienda Multiservizi allo stesso Agroalimentare, alla Picenambiente, è mai venuta a relazionare in Consiglio comunale".
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30/01/2004
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