Commercializzazione dei funghi: Nuove disposizioni regionali
| ANCONA - La Regione Marche ha aggiornato la normativa sulla raccolta e commercializzazione dei funghi.
Su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Giulio Silenzi, la Giunta regionale ha riordinato la materia, emanando una circolare di riferimento.
Due le novità sostanziali: una riguarda gli esami attitudinali, l'altra l'elenco delle specie commestibili.
Sarà ora possibile acquisire l'idoneità alla vendita di singole specie, mentre l'Amanita ovoidea non rientra più tra le varietà commerciabili nelle Marche.
"Il provvedimento sottolinea l'assessore Silenzi intende assicurare una gestione unitaria e coordinata della materia, in rapida e continua evoluzione. Il settore è disciplinato da una legge regionale (la 17/01) che demanda alla Giunta il compito di emanare gli indirizzi attuativi. La nuova circolare è stata predisposta per chiarire alcuni dubbi sollevati dalle Province e dalle Comunità montane, gli enti territoriali coinvolti nella gestione della legge". L'aggiornamento della normativa s'è avvalso della collaborazione degli esperti micologici delle Aziende sanitarie regionali ed è stato sottoposto all'attenzione degli enti interessati.
Il commercio, anche occasionale, dei funghi raccolti è soggetto all'autorizzazione comunale e alla certificazione della Asl.
L'interessato deve superare un esame di idoneità che, ora, può riguardare solo alcune singole specie, cioè quelle che s'intendono commercializzare.
Inoltre, su segnalazione dei micologi delle Aziende sanitarie, la Regione ha escluso, in via prudenziale, la Amanita ovoidea dall'elenco delle varietà commercializzabili, in attesa che gli studi al riguardo non escludano ogni possibile tossicità del fungo, sulla quale la comunità scientifica è ancora divisa.
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22/01/2004
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